PRIMAVERA - Bonatti: "Qui per fare ancora meglio, il derby di Parma uno stimolo". E sulle partenze...

26.07.2017 14:30 di  Gabriele Candelori  Twitter:    vedi letture
Fonte: Gabriele Candelori - Lalaziosiamonoi.it
PRIMAVERA - Bonatti: "Qui per fare ancora meglio, il derby di Parma uno stimolo". E sulle partenze...

La Lazio verso il ritiro di Pietralunga. Il secondo con mister Bonatti in panchina. Grande carica e una rosa ancora in costruzione. I biancocelesti si preparano così verso il primo campionato Primavera 1 al via a settembre. Ospite negli studi di Lazio Style Radio 89.3, il tecnico bresciano ha presentato la nuova stagione: “Abbiamo cominciato con entusiasmo e un gruppo nuovo. Ma dobbiamo capire ancora tante cose circa la cultura del lavoro e i principi di gioco. L’entusiasmo comunque è la componente principale per un’altra annata densa di appuntamenti prestigiosi”. Il derby di Parma è ancora nella sua mente: “Bonatti allenatore risente ancora di come vanno alcune partite. La parte finale non mi è piaciuta e me la sono portata dietro. Fa parte del nostro bagaglio di esperienza, ora si ricomincia pensando al futuro. Non ho smaltito ancora la delusione: per carattere ho bisogno di stimoli e quanto successo nell’ultima partita lo è. Non ci passo sopra. Appena entrato nello spogliatoio ho raccontato una bella storia fatta di sacrifici per dieci mesi, vanificati all’atto finale per la leggerezza di un singolo. L’ho utilizzato come elemento di crescita. Gli atteggiamenti di ognuno vanno a condizionare la resa di tutti. Quando si parla di gruppo vanno valorizzate le differenze, ma ogni comportamento va ad inficiare la resa complessiva. Serve allora una linea comune affinché tutto prosegua nel modo giusto per arrivare ai successi che meriti. Le colpe comunque sono sempre le mie. Ho un dialogo profondo con me stesso e di fronte agli errori mi risolta più facile fare autoanalisi. Se sbaglia un giocatore lo fa perché ho peccato qualcosa e perché l’ho scelto io”.

CONFERMA, RINFORZI E PORTANOVA - La permanenza di Bonatti non era certa: “Se sono qui vuol dire che godo della fiducia della società e al tempo stesso io ripongo fiducia in lei. Altrimenti non sarei l’allenatore della Primavera. Siamo nuovamente in testa al ranking, è la conferma del nostro percorso qualitativo. C’è curiosità di confrontarci con un nuovo campionato e realtà molto valide che hanno lavorato decisamente bene negli ultimi anni. Dobbiamo inserire numericamente e qualitativamente alcuni elementi in certe zone del campo. Il dialogo con la società è fitto e porterà innesti che potranno fare bene e rappresentare un buon prodotto per il club”. Tra le tante partenze quella di Portanova: “Tutti quelli che fanno parte dell’organico hanno la mia totale fiducia tecnica. Le scelte sono sempre condivise con la direzione sportiva. Portanova ha espresso la volontà di fare una nuova esperienza e la società ha fatto le proprie valutazioni. Io ho dato il mio assenso, ma chi va deve essere sostituito con una risorsa interna o esterna. Il singolo può dare un valore aggiunto, ma deve essere inserito in un gruppo di lavoro. Non mi interessa il talento se non è predisposto al sacrificio per il bene comune”.

GARANZIE, CAPITANO E STAFF - Bonatti ripartirà dalla base dello scorso anno: “Il compito della Primavera è creare opportunità per valorizzare un prodotto interno. Ogni anno spesso si ricomincia da zero. Ho rivisto i giocatori confermati e mi danno ottime garanzie. I giocatori inseriti dall’Under 17 o i nuovi possono avere difficoltà sotto diversi aspetti. Ma fa parte del mio ruolo e lo accetto con piacere. La sorpresa più grande poi è vedere come crescono”. Poi sul capitano: “Ho già scelto: sarà Alessio Miceli. Incarna i valori che credo siano necessari per ricoprire questo ruolo”. Poi sull’arrivo nello staff di Michele Bracconi: “Avevo la necessità di usufruire di una risorsa che mi desse una mano anche per il lavoro sporco. Ad esempio per sedute d’allenamento mattutine che non avessero sempre la mia impronta vocale. Ho fatto questa richiesta alla società. È un collaboratore che lavora con me indirettamente da due anni e sarà una grande risorsa per tutto il collettivo”.

ATTACCO, ADAMONIS E BEZZICCHERI - "In una delle prime interviste dissi che non mi potevo aspettare 20 gol da Rossi. Se vediamo il suo bottino di gol difficilmente era arrivato in doppia cifra, l’anno scorso invece si è scoperto un attaccante dalla grande vena realizzativa. Tanti ragazzi come Al Hassan sono cresciuti molto, alcuni invece non hanno potuto mostrare il loro talento come Sarac. Bisognerà vedere le trame offensive e le caratteristiche del singolo. L’importante è che si faccia gol, non come vengono distribuiti. Nuovi arrivi? Da un punto di vista numerico nel reparto offensivo siamo un po’ carenti, ma ho parlato con il direttore che ha in serbo alcune soluzioni che se concretizzate saranno ottime risorse”. Adamonis e Bezziccheri sono andati in prestito: Adamonis è un portiere molto maturo da un punto di vista emotivo e della gestione della gara. Era giunto il suo momento per sudarsi un posto da protagonista tra i grandi. Salerno è piazza esigente che difficilmente passa sopra a qualche leggerezza. Se la società ha deciso per questa soluzione ne ha considerato di certo pro e contro. Ritengono sia la scelta professionale migliore per accrescere il suo valore. Bezziccheri? Se qualcuno è qui è perché ho dato il mio assenso, nel caso contrario l’ho dato alle decisioni societarie. In Italia siamo abituati a pensare che un ragazzo debba restare a lungo nel settore giovanile, in Olanda si portano a maturare prima. Daniel ha ottima qualità e penso possa essere d’aiuto per lui un’esperienza tra i grandi. Tra l’altro ha ottime capacità d’adattamento. Non sono egoista e ogni azione è per far crescere il valore della Lazio calcio. Tenersi i migliori preclude le possibilità di crescita ad altri. Cercherò nuove risorse che possano sopperire alle assenze”.

ROMA E OBIETTIVI - L’anno scorso ha trionfato l’Inter: “La squadra più forte era la Roma. Ha affrontato la semifinale con leggerezza avendo vinto 5 dei 6 precedenti con l’Inter. Non meritava di perdere. Ma i nerazzurri poi hanno meritato il successo finale. Il valore dei giallorossi lo testimonia anche il mercato con 12 giocatori andati tra i professionisti. Vuol dire che il livello è molto alto”. Il campionato quest’anno sarà più competitivo: “Sarà il primo anno con 16 squadre di Serie A, le più avanti nel ranking. E noi abbiamo ’99 e ’00 che non hanno raggiunto grandi risultati sportivi negli ultimi anni. Se mi limitassi ai numeri, bisognerebbe preoccuparsi. Col passare degli anni queste risorse non sono state pienamente espresse e con sacrificio ci toglieremo le nostre soddisfazioni. Abbiamo vinto il girone dopo 4 anni e ottenuto il record di vittorie consecutive pur senza che nessuno ci credesse. Vogliamo ripeterci e fare anche meglio dell’anno scorso”.