PRIMAVERA - Bonatti: "Felici per le Final Eight, Rossi ora è maturo. Da allenatore mi ispiro a Sarri"

Pubblicato il 19/04/2017 alle ore 15.20
20.04.2017 07:03 di Lalaziosiamonoi Redazione   vedi letture
Fonte: Valerio De Benedetti - Lalaziosiamonoi.it
PRIMAVERA - Bonatti: "Felici per le Final Eight, Rossi ora è maturo. Da allenatore mi ispiro a Sarri"

Un inizio di stagione complicato, un cambio ciclo difficile da gestire. Nonostante questo, Andrea Bonatti è riuscito a plasmare il suo gruppo, imprimendo una mentalità vincente, e portando la Lazio Primavera alle Final Eight con due giornate di anticipo. Ora Milan in casa e Spal fuori per completare un cammino trionfale iniziato nel girone di ritorno. “Siamo contenti di aver raggiunto questo traguardo. Prima della gara col Verona, ho redarguito i ragazzi perché la rifinitura non era stata svolta con la giusta concentrazione. Ho a che fare con un gruppo intelligente. Anche quando eravamo sotto ero sereno, sapevo che potevamo ribaltare la partita. Noi siamo una squadra che indipendentemente dal risultato ha acquisito la maturità giusta per saper gestire il momento della gara. Se andiamo sotto non ci scomponiamo, continuiamo a giocare cercando gli spazi giusti. È un elemento importante perché caratterizza le squadre di un certo valore. Ben 28 punti in 11 partite è un dato incredibile, che la dice lunga sul valore di questo collettivo", ha dichiarato il tecnico biancoceleste ai microfoni di Lazio Style Radio.

MATURITÀ - "Dovessimo chiudere la Regular Season a 61 punti, sarebbe il terzo risultato migliore della storia della Lazio Primavera. Prima della gara con la Spal avevo dichiarato che sarei voluto arrivare al giro di boa on 27 punti e conquistarne 28 nel ritorno. Ci siamo riusciti con due turni di anticipo, non posso che essere soddisfatto. Confermo i contenuti espressi nell’intervista post Perugia, forse avevo utilizzato modalità forti perché dal parziale 5-1 avevamo rischiato la beffa. A inizio stagione i ragazzi avevano poca esperienza, c’erano tanti ragazzi da scoprire, con un passato in posizioni diverse. Ora sono maturi, consapevoli dei propri mezzi, esprimono contenuti di gioco variegati, come dimostrato dai tanti moduli che abbiamo utilizzato. Vengo da nove anni di esperienze con prime squadre, so cosa significa adattare i giocatori in diverse posizioni nell’arco della stagione perché cambiano le dinamiche e le necessità. Disporre di calciatori duttili tatticamente è un elemento importante; tutti i ragazzi hanno sviluppato questo e sarà a loro vantaggio per trovare un’occupazione professionale".

PROSSIMI IMPEGNI - "Da qui alla fine schiererò la squadra migliore, a seconda delle caratteristiche dell’avversario e lo stato di forma dei singoli: solitamente difendiamo 4-4-2 ma poi ho utilizzato il rombo o 3-5-2 o il 4-3-3. I ragazzi hanno interiorizzato molti modi di stare in campo, mantenendo sempre la stessa efficacia".
 
L'ELEMENTO VINCENTE - "I limiti li impone la mente. Non mi accontento mai, abbiamo l’obbligo di compiere un ultimo passo. Sento che abbiamo ancora qualcosa da dover migliorare nella velocità di manovra, nell’esecuzione delle idee, dobbiamo essere più precisi anche se i meccanismi sono stati ormai interiorizzati. L’elemento cardine è la coerenza con cui ho gestito ognuno dei ragazzi. Gliel’ho dimostrato in questi mesi, e questo li rende molto più sereni, sia quando sono esclusi dalla formazione iniziale, sia quando partono dal primo minuto. Non è un grande merito, ma è il mio modo di gestire il gruppo".

ROSSI - "Nelle ultime partite Alessandro ha avuto una percentuale realizzativa minore rispetto a quelle iniziali. La partecipazione alla manovra collettiva però è molto migliorata, penso che sia cresciuto e maturato e questa era la mia speranza ad inizio anno".

PORTANOVA - "Io punto ad occhi chiusi su tutti. Lui è giovane, ha avuto molto spazio nella prima parte, poi nella seconda è stato chiamato spesso dalla Nazionale, e questa discontinuità negli allenamenti ha fermato un po’ la sua crescita all'interno dei nostri schemi di gioco".

N'DIAYE - "Futuro Keita? E’ normale che un agente tiri l’acqua al suo mulino. Io gestisco l’uomo, il giocatore. Fin da quando è arrivato è stato trattato in maniera molto equa. Sa bene quali sono le regole del mio gruppo, e lui ha dimostrato di saperci stare. Anche nelle prime partite in cui gli ho dato fiducia, e la sua resa non era delle migliori, ha saputo tirar fuori il carattere. Ha grandi qualità. Ha ambizione ed è un ragazzo positivo". 

IL MILAN - "Il Milan è secondo nel girone di ritorno con 26 punti, esprime un gioco corale, armonico, piacevole e dinamico ma si espone a diverse ripartenze. Il tema tattico della gara sarà presumibilmente questo. Ci sarà la sosta, quindi avremo il tempo per preparare bene la partita: vogliamo chiudere da imbattuti al Fersini. La concentrazione è già al match contro i rossoneri".

SARRI - "Sarri è uno dei tecnici che stimo di più, dal quale traggo spunto per molte analisi video. Non ho un passato da calciatore, sono un autodidatta, vedo tante partite, di tutte le categorie e di tutti i campionati".

LE FINAL EIGHT - "Anche nelle difficoltà, bisogna sempre avere ottimismo e l’ambizione di uscire fuori dai momenti difficili con il lavoro. Le finali sono gare particolari, secche, dove servirà fortuna, i dettagli faranno la differenza. Mi auguro di arrivarci con lo spirito leggero ma con mente piena di idee e contenuti”.