PRIMAVERA - Bonatti a LLSN: "É mancata l'aggressività, ma ci abbiamo provato fino alla fine"

Pubblicato il 04/11/2017 alle ore 16.48
05.11.2017 07:00 di Alessandro Menghi Twitter:    vedi letture
Fonte: Gabriele Candelori/Valerio De Benedetti - Lalaziosiamonoi.it
PRIMAVERA - Bonatti a LLSN: "É mancata l'aggressività, ma ci abbiamo provato fino alla fine"

La Primavera di Andrea Bonatti viene fermata in casa dal Milan, uscito vincente per 2-0 grazie alle reti segnate entrambe nella seconda frazione di gioco. Il mister dei giovani della Lazio si è fermato ai microfoni de Lalaziosiamonoi.it per commentare la sconfitta e analizzare prossimi impegni e obiettivi stagionali: “Il Milan è una squadra con un centravanti forte, attacca la profondità e quindi era necessario abbassarsi e giocare di ripartenza sfruttando il fatto che loro venivano a pressare alto. Ci siamo riusciti nella prima parte del primo tempo, ma siamo mancati troppo nella qualità della rifinitura perché abbiamo sbagliato quattro o cinque ripartenze pericolose e qualche passaggio dal punto di vista tecnico. Nel secondo tempo, invece, quando hanno sbloccato la partita e poi sono andati sul doppio vantaggio subito si sono abbassati, ci hanno concesso campo e abbiamo fatto un altro tipo di partita. Abbiamo allargato i terzini e buttato dentro gli esterni creando più di un’occasione da gol. Se fossero andate dentro, la gara sarebbe potuta cambiare completamente. Il Milan fino alla prima rete non ci aveva creato grossi pericoli perché eravamo una squadra schierata, purtroppo un errore di posizione ci è costato lo svantaggio e ha cambiato l’inerzia della partita”.

ASPETTO MENTALE - “Il livello del campionato è cambiato e ogni settimana ne abbiamo la conferma. É molto equilibrato, basta un episodio per perdere o vincere la partita. La classifica è cortissima, il campionato si gioca su equilibri sottilissimi. I fuoriquota danno un contributo di esperienza in più, ma noi dobbiamo utilizzare altre armi. Nella prima frazione di gioco abbiamo proposto quello che avevamo preparato, sull’atteggiamento ho poco da dire. Anzi voglio sottolineare che la squadra, sotto 2-0, fino al terzo minuto di recupero ci ha provato a fare il gol della speranza. Ho visto una squadra che avuto la capacità di difendersi basso, forse potevamo essere più aggressivi”.

ASSENZA REZZI - “Se pesa l'assenza di Rezzi? Se l’ho fatto giocare significa che mi dà fiducia, sa coprire il campo, giocare tra le linee e attaccare la profondità, come dimostra il gol contro il Bologna. Ma non mi piace parlare di chi manca, io faccio la formazione in base a chi è disponibile e certamente qualcuno può fare di più”.

ATALANTA - “Secondo me le tre squadre più forti sono Inter, Atalanta e poco sotto il Milan. Dobbiamo saper soffrire perché abbiamo perso dei punti prima quando ci mancavano dei giocatori e non avevamo la condizione giusta per diversi motivi. Adesso non è una questione di reazione o orgoglio, ma di equilibrio e di valutare correttamente quello che sta accadendo. Oggi sono dispiaciuto perché ho perso, ma allo stesso tempo sappiamo di esserci giocati la gara e dunque non deve esseri rassegnazione”.

PLAY-OFF - “Sono abituato a non pensare troppo in là, spostare l’attenzione al futuro è controproducente. Pensare che con le nostre risorse e il nostro vissuto recente dobbiamo raggiungere i play-off è una blasfemia totale. Al tempo stesso, rappresentiamo una società che è sempre stata ambiziosa così come lo sono io tutt’ora. Il gruppo vuole raggiungere una crescita che gli permetta di avere una maggiore visibilità nel panorama del calcio professionistico e quindi proveremo a raggiungere il livello massimo possibile, senza distogliere l’attenzione dalla partita successiva. Lavoriamo per crescere e per colmare il gap che oggi c’è, come dice la classifica, dalle altre realtà. Lavoriamo molto sulla qualità della rifinitura e continueremo a farlo perché ce ne è ancora bisogno”.