FINAL EIGHT PRIMAVERA - Bonatti: “C'è amarezza, ma non si annullano 10 mesi. É mancata l'esperienza"

Pubblicato il 5 giugno alle ore 22:42
06.06.2017 07:10 di  Claudio Cianci   vedi letture
Fonte: Dai nostri inviati Carlo Roscito e Gabriele Candelori - Lalaziosiamonoi.it
FINAL EIGHT PRIMAVERA - Bonatti: “C'è amarezza, ma non si annullano 10 mesi. É mancata l'esperienza"

Non ce l’ha fatta la Lazio Primavera, i capitolini si sono arresi alla Roma perdendo 5-0. Il cammino nelle Final Eight è finito al primo match, dunque saranno i giallorossi a sfidare l’Inter in semifinale. Al termine della partita il tecnico della Lazio, Andrea Bonatti è intervenuto ai microfoni di Rai Sport: “E’ chiaro che rimanere in 10 uomini dopo 20 minuti condiziona la partita. Dopo tanti mesi di sacrifici, arrivi al momento in cui puoi godere del lavoro fatto ma ciò non avviene anche per colpa di alcuni comportamenti individuali. Il percorso rimane comunque positivo, basta ricordare il record di vittorie e il primato nel girone. Abbiamo fatto un grande cammino, però parlare di questo oggi stona un po’, c’è amarezza per non essercela giocata. Dopo 10 mesi questa sconfitta lascia l’amaro in bocca”. 

L'allenatore biancoceleste ha parlato anche in conferenza stampa: "C’è tanta delusione. È una partita che viene dopo 10 mesi di sacrifici, c’è amarezza per non aver potuto dimostrare quello che la squadra ha mostrato nelle varie tappe della stagione. Volevo potermi giocare questa prova, anche da un punto di vista emotivo. Invece dopo 15 minuti un episodio ha condizionato la gara. Questa partita non deve attenuare i meriti dei miei ragazzi. Hanno avuto uno spirito battagliero per tutta la stagione, anche questa sera hanno dimostrato senso di appartenenza per limitare il passivo. Certo, in 10 era difficile ribaltarla". Non dev'essere facile trovare le parole dopo una sconfitta così: "Parlo sempre col cuore, ricordo che alla vigilia della stagione nessuno avrebbe creduto alla nostra qualificazione. Ora però parlare di elogi può sembrare fuori luogo, perché si fa a seguito di una partita negativa. Credo che nella vita ci siano delle tappe, ci sono dei momenti in cui ci si mette alla prova per vedere come si reagisce alle difficoltà. La Lazio l’anno prossimo parte da una base superiore a quella di quest’anno. Ricordo l’intervista dopo la prima di campionato, evidenziavo che c’erano solo 2 giocatori con più di 5 presenze in Primavera. Ora tanti ‘99 ne hanno più di 30 di presenze e uno ha esordito in Serie A. L’anno prossimo con la riforma la Primavera sarà un girone estremamente complicato. E’ doveroso, nel rispetto del valore che questa società ha, allestire un organico competitivo, dal punto di vista tecnico, tattico e caratteriale". Infine sul suo futuro: "Io non ho ancora parlato con la società, tutte le mie energie erano su questa partita. Spero di farlo a breve, per vedere se le linee programmate dalla società coincidono con le mie aspettative”.

Il tecnico biancoceleste è intervenuto infine ai microfoni di Lazio Style Channel: "C’è grande amarezza, perché dopo 10 mesi di lavoro vanificare l’occasione di dimostrare a tutti il nostro percorso di crescita ti fa rimanere male. Restare in 10 dopo 15 minuti di gara ti mette la gara in salita. Non c’è storia. La Lazio ha portato in campo elevati valori morali, spirito di sacrificio, coraggio e determinazione. Tutto ciò mi inorgoglisce, e mi sento di ripetere anche qui quello che ho detto ai miei ragazzi. Nella vita capitano queste sconfitte, le persone forti si rialzano e vanno avanti più forti di prima. I record non ce li toglie nessuno, come il prestigio di aver fatto esordire ragazzi in Serie A. Come nessuno toglie il rammarico”. Poi su che cosa non è andato: “Io sono il responsabile del gruppo, e se c’è da addossare la colpa a qualcuno, quello sono io. Siamo un gruppo giovane, abbiamo fatto crescere tanti ’99. In queste partite l’elemento emotivo è fondamentale. Abbiamo pagato la mancanza di esperienza, che si acquisisce anche con queste sconfitte. Bisognerà trarre i giusti spunti per ripartire più forti di prima”. In chiusura sul suo futuro: “Sono una persona umile, determinata e orgogliosa e in queste situazioni mi sento in difficoltà. Per parlare di futuro ci sarà tempo, io sono fiero di fare parte di un club come la Lazio che valorizza la Primavera”.

Andrea Bonatti ai nostri microfoni: "Ora è complicato dare dei giudizi su tutta l'annata, lo stato d'animo è condizionato dalla partita di stasera, che lascia amarezza. Non c'è peggior cosa di non potersela giocare. Mi dicono che ci siano entrambi i cartellini gialli e quindi ne prendo atto. Non mi sento di responsabilzzare un singolo calciatore, se c'è responsabile allora quello sono io. Mi piace comunque porre l'accento su una prova di grande umiltà dei miei ragazzi in un contesto così complicato dal punto di vista psicologico. Purtroppo 10 mesi di sacrificio sono stati cancellati con un quarto d'ora. La Roma è costruita per competere sui tre fronti, i tre trofei conquistati dimostrano la loro esperienza. 5 gol di divario tra noi e loro? Se succede per due volte allora bisogna prenderne atto. In coppa ci siamo fatti gol da soli, oggi la situazione è stata un po' diversa. Anche in finale di Champions la Juve, che era pronta, ha visto sminuire così di colpo tutto il suo valore. I gol sono avvenuti con inferiorità acquisita. Sfortunati nel sorteggio? Queste sono le regole, ci è capitata la più forte d'Italia. La Fiorentina era la più competitiva del nostro girone, è in semifinale scudetto e noi l'abbiamo messa dietro in campionato. Questo fa capire che grande lavoro siamo riusciti a fare. Sosta troppo lunga prima delle Final Eight? Posso dire che è molto difficile far rimanere i ragazzi concentrati in un periodo così lungo. Abbiamo disputato una sola partita nelle ultime 5 settimane ed eravamo già qualificati. Provo gratidutine per i miei ragazzi, per la partecipazione che hanno messo in allenamento. Mi hanno seguito con abnegazione, fiducia costanza e coraggio. Prossimo anno? La società Lazio ha sempre avuto organici estremamente competivi e un ruolo da protagonista. Queste condizioni appartengono anche al sottoscritto, Ho sempre avuto grandi ambizioni. Vediamo se con il preambolo di quest'anno insieme all'esperienza e ai risultati si possa trovare la giusta concretezza anche per l'anno prossimo".