ESCLUSIVA - Ceka e De Angelis, parla l'ag.: "Presente e futuro della Primavera. E cresceranno ancora..."

11.04.2017 09:30 di  Gabriele Candelori  Twitter:    vedi letture
Fonte: Gabriele Candelori - Lalaziosiamonoi.it
ESCLUSIVA - Ceka e De Angelis, parla l'ag.: "Presente e futuro della Primavera. E cresceranno ancora..."

Tre giornate al termine del campionato Primavera. La Lazio, grazie a una cavalcata incredibile (e contro ogni pronostico), guarda tutti dall’alto verso il basso. Solo 270 minuti, forse anche meno, separano la truppa di Bonatti dal ritorno tra le migliori otto d’Italia. A due anni di distanza da quella sfortunata serata di Chiavari. Quando ci vollero sedici calci di rigore per spegnere i sogni di gloria della squadra allora allenata da Inzaghi. Tra i protagonisti della grande annata dei biancocelesti c’è anche Irlian Ceka, padrone della fascia sinistra e pedina cui il tecnico bresciano rinuncia difficilmente. Intanto due categorie più in basso un gruppo sorride un po’ meno. Il decimo posto a un turno dalla fine e il mancato accesso ai play-off non può soddisfare l’Under 16 di mister Alboni. Risultati che non hanno però scalfito il percorso di crescita di tanti ragazzi all’interno dell’organico laziale. Tra i più positivi c’è senza dubbio Roberto De Angelis, capitano e reduce da due gol nelle ultime due partite. Per capire come i due ragazzi stanno vivendo i rispettivi momenti, la redazione della Lalaziosiamonoi.it ha contattato in esclusiva il loro agente, l’Avv. Giovanni Ferro.

"BONATTI HA GRANDE FIDUCIA IN CEKA" - Sono i numeri a evidenziare l’importanza di Irlian Ceka per la Lazio. Il terzino di origini albanesi, arrivato a gennaio dello scorso anno dopo un periodo di prova, ha vissuto qualche mese d’ambientamento. Prima di diventare in questa stagione il quarto giocatore più presente dell’intera rosa. 20 gettoni su 23, 24 se si aggiunge anche la Coppa Italia per un totale di oltre 2000 minuti in campo. Per l'ex Roma anche un gol pesantissimo nella trasferta vinta sul campo del Napoli. Ordinato in difesa e propositivo in attacco, il classe ’98 ha conquistato Bonatti: “Le uniche partite - precisa l’agente - le ha saltate per l’infortunio alla caviglia procurato contro il Napoli. Gode pienamente della fiducia del mister e questo ci riempie di gioia. La stagione è straordinaria sia per la squadra che per lui, speriamo che i ragazzi possano andare più avanti possibile e raccogliere tante soddisfazioni. Bonatti è un tecnico che non regala nulla e crede fortemente nell’abnegazione durante la settimana. Irlian ha dimostrato di saper lavorare duramente e guardare alla sostanza. I risultati poi in campo si vedono”. I piani per la prossima stagione non sono ancora definiti: “Speriamo che possa trovare la giusta collocazione tra i professionisti per fare esperienza e proseguire il suo percorso di crescita. Fuori quota? Non lo so, onestamente non ho ancora parlato con Tare e la Lazio perché è prematuro con delle finali ancora da giocare. Ogni discorso va rimandato, ma di certo è una possibilità da valutare anche questa. La volontà è continuare a crescere. Se significa fare un altro anno di Primavera ed essere all’occorrenza a disposizione della prima squadra, ne saremmo comunque ben felici”.

"DE ANGELIS UN GIOCATORE STRAORDINARIO" - Da centrocampista a difensore centrale. Roberto De Angelis, già protagonista lo scorso anno con l’Under 15 di Ruggeri (tanto da guadagnarsi una chiamata con la Nazionale di categoria), ha abbassato il suo raggio d’azione, ma non il rendimento. Nell’ultimo turno è stato proprio un suo colpo di testa a garantire il pareggio alla Lazio, prima del sorpasso definitivo con Nicodemo. In settimana il classe 2001 aveva ottenuto anche una nuova convocazione con l’Under 17, la quinta in stagione. A cui va aggiunta però la parentesi nel ‘Città di Arco’ e quella imminente nella ‘Scopigno Cup’: “Per Roberto - prosegue - si tratta di un anno di crescita ed esperienza. Ha avuto spesso anche la fascia da capitano e da laziale vero qual è questo lo ha inorgoglito oltre che responsabilizzato. È un giocatore straordinario: in qualsiasi zona del campo riesce a dare il meglio di sé. Un centrocampista naturale, adattato nel girone di ritorno con risultati molto positivi al centro della difesa. Ci sono state delle emergenze, ma mi auguro che l’anno prossimo possa essere ricollocato come mezz’ala per esprimere tutto il suo potenziale. Ha grandissima qualità e mi ricorda un ragazzo che sta facendo benissimo in Serie A come Lorenzo Pellegrini. Tra l'altro vede la porta sia nel calcio che nel colpo di testa. Per questo vorrei vederlo in una posizione più avanzata”. Ferro si augura anche un ritorno in azzurro: “La Nazionale Under 16, pur essendo ricca di ragazzi dalle qualità importanti, non ha un profilo come quello di Roberto. Che abbina proprietà fisiche e tecniche. Mi auspico una convocazione, rappresentando insieme ad Armini il meglio del gruppo dei 2001”. Il futuro in ogni caso sarà ancora a tinte biancocelesti: “L’ultima chiacchierata con Lensen l’ho fatta a gennaio. E c’era soddisfazione nei confronti di Roberto, anche nel nuovo ruolo. Vedremo a fine anno il da farsi, ma non credo ci siano problemi nel proseguimento del rapporto con la Lazio. Lui è innamorato di questi colori e si troverà sicuramente una buona soluzione”.

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