ANTEPRIMAVERA - Roma-Lazio: cuore e riscatto

05.06.2017 07:45 di Gabriele Candelori Twitter:    vedi letture
Fonte: Gabriele Candelori - Lalaziosiamonoi.it
ANTEPRIMAVERA - Roma-Lazio: cuore e riscatto

Tre lunghe settimane di attesa. Ventitré giorni di pensieri, sogni, lavoro. Ufficialmente dal 13 maggio, giorno della chiusura della stagione regolare. In realtà ormai da mesi. Tre come quelli in cui la Lazio di Bonatti ha guardato tutti dall’alto. Un campionato dominato, un percorso di vittorie ininterrotto tra dicembre e febbraio. Poi una chiusura meno brillante, ma con le Final Eight già in tasca. Eccolo il traguardo dei biancocelesti, l’obiettivo fisso nella mente. A inizio anno forse era quasi un sogno, adesso è realtà. Lo scetticismo ha lasciato il posto alla convinzione dei propri mezzi. Questa squadra può giocarsela con tutti. Anche con la Roma. Il primo ostacolo sulla strada che porta a Reggio Emilia. Una sfida tanto affascinante quanto complicata. La batosta rimediata in Coppa Italia è un ricordo troppo brutto per essere cancellato. Ha accompagnato il cammino della Lazio, è stata la spinta in più per guadagnarsi l’occasione del riscatto. Occasione che la sorte ha deciso di concedere mettendo le due formazioni di nuovo una contro l’altra, ancora ai quarti di finale. Un divario che Rossi e compagni vogliono dimostrare ora di aver colmato. Puntando magari anche sulla cabala. Quella delle fasi finali racconta un’altra storia rispetto all’ultimo incrocio. Dal 2012 al 2015 tre vittorie su tre con Bollini e Inzaghi. Gubbio (3-1), Santarcangelo di Romagna (3-2) e Savona (1-0) sono stati teatri della festa laziale. Bonatti si augura lo diventi anche Parma. Servirà cuore. Durante l’anno non è mai mancato. L’impresa è possibile.

A DIFESA DEL TITOLO - Ha vinto tutto la Roma. Il successo ai rigori contro la Juventus ha fatto da apripista ai trionfi in Coppa Italia contro la Virtus Entella e in Supercoppa con l’Inter. Eppure la squadra di De Rossi è dovuta passare per i play-off. Colpa di un periodo di leggera flessione nel finale. Guai a pensare però che la Roma non sia in forma. I successi con Sassuolo e Genoa lo dimostrano, nonostante qualche difficoltà nella seconda gara. Un gruppo ricco di talento ed esperienza, capace di segnare oltre 130 reti in stagione. Numeri impressionanti per una macchina quasi perfetta. Quasi perché i giallorossi concedono anche. La Lazio comunque non sembra provocare timore. “È meno forte rispetto agli anni scorsi e il 5 a 0 che gli abbiamo rifilato parla da solo", ha affermato con convinzione Tumminello. Di gol l’attaccante di Erice ne ha messi a segno 29 in tutte le competizioni, uno in meno del compagno di reparto Soleri. Con Keba ancora alle prese con un infortunio al menisco cercheranno di ripetersi insieme anche stasera. Supportati da Antonucci. Marchizza, impegnato con l’Italia Under 20, l’altro assente (sarà sostituito dall’argentino Nani). Alla fine, sempre in difesa, dovrebbe farcela invece Pellegrini, in ballottaggio con Anocic.

ROMA (4-3-1-2): 12 Crisanto; 2 De Santis, 15 Nani, 4 Grossi, 3 Pellegrini; 7 Frattesi, 6 Bordin, 8 Spinozzi; 10 Antonucci; 9 Soleri, 11 Tumminello. A disp.: 1 Romagnoli, 13 Ciavattini, 14 Ciofi, 16 Marcucci, 17 Cappa, 18 Franchi, 19 Visconti, 21 Anonic, 22 Valeau, 23 Greco, 25 Diallo, 26 Kastrati. All.: De Rossi.

PROVA DI MATURITA’ - Ieri l’ultimo allenamento poi la partenza. A Parma o si è dentro o si è fuori. La Lazio ci arriverà dopo aver recuperato energie fisiche e mentali. E senza aver lasciato al caso alcun dettaglio, approfondito nelle sedute tra campo e sala video. Curiosità più che vendetta, stando alle parole di Bonatti: “Non c’è spirito di rivalsa, ma solo voglia di affrontare questa partita. Noi siamo abituati a focalizzare l’attenzione sul nostro percorso di crescita. Il fatto di riaffrontarli è un’opportunità per vedere quanto siamo cresciuti”. Un derby per dimostrare la propria maturità e invertire anche quella tendenza che vede la Primavera mai vittoriosa dopo una sosta. La rosa sarà al completo. Eccezion fatta per Javorcic. Il croato è rimasto a Roma. Non ha smaltito la distorsione alla caviglia rimediata contro la Spal. Recuperati invece sia Abukar che Dovidio. Il primo partirà titolare a centrocampo in coppia con Cardoselli, insidiato da Folorunsho (unico diffidato). Il secondo si accomoderà in panchina. La difesa è infatti la solita, compreso Ceka che salterà l’amichevole con la Francia. Davanti Bari, riscoperto seconda punta nell’ultima parte di campionato, aiuterà capitan Rossi. Su di lui una grande responsabilità. È il trascinatore della Lazio, l’uomo di maggior esperienza. Le speranze di qualificazione dei biancocelesti passeranno soprattutto dalla sua vena realizzativa.

LAZIO (4-4-1-1): 1 Adamonis; 2 Spizzichino, 4 Miceli, 5 Baxevanos, 3 Ceka; 10 Bezziccheri, 20 Mohamed, 16 Cardoselli, 17 N’Diaye; 7 Bari; 9 Rossi. A disp.: 12 Borrelli, 24 Rus, 13 Dovidio, 14 Petro, 15 Portanova, 8 Folorunsho, 18 Sarac, 6 Rezzi, 19 Muzzi, 21 Spurio, 22 Peguiron, 11 Al Hassan. All.: Bonatti.

Arbitro: Gianluca Rocchi (sez. Firenze)

Assistenti: Tonolini e Di Liberatore