Radu al centro, il passato che ritorna

27.11.2014 08:54 di  Matteo Botti  Twitter:    vedi letture
Fonte: Matteo Botti/Lalaziosiamonoi.it
Radu al centro, il passato che ritorna
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© foto di Image Sport

Ritorno alle origini. I tifosi laziali aggiungano pure, finalmente. Stefan Radu si è fatto apprezzare, nella Capitale, soprattutto nelle vesti di terzino mancino. Oggi è lui che potrebbe liberare la retroguardia laziale dal male, in coppia con De Vrij. Gli esordi del romeno, alla Dinamo Bucarest, lo vedevano protagonista al centro della difesa. In quel ruolo, l’allora diesse delle Aquile Sabatini, lo notò, in quel ruolo il 28enne esordì nella Lazio. Passo rapido, senso dell’anticipo e sinistro educato per far ripartire l’azione. La platea biancoceleste conobbe il Radu centrale a Firenze, in Coppa Italia. Aria d’emergenza allora, come oggi. Stendardo, Cribari e Diakité infortunati, Delio Rossi sganciò il nuovo acquisto in coppia con Siviglia. Il 14 volte nazionale romeno impressionò positivamente, la Biancoceleste vinse 2-1 e superò il turno. Poi, il cambio di rotta. Radu a sinistra, inizialmente come vice Kolarov. Rossi prediligeva, nel mezzo, maggior struttura, più centimetri. Il romeno peccava forse, nel gioco aereo. Per questo furono soltanto 3 le apparizioni seguenti nel ruolo di marcatore, in quella stagione. Come sottolinea il Corriere dello Sport, Con Reja, dal febbraio 2010, Radu sfruttò il passaggio alla difesa a 3 nel miglior modo possibile. Il modulo ne esaltava le caratteristiche di centrale mobile ed in possesso di buona qualità, ma l’interregno della retroguardia con un uomo in più durò ben poco. Con l’avvento della nuova stagione, al ragazzo di Bucarest furono riconsegnati i gradi di titolare della fascia mancina. Fino alle congiunzioni odierne. Una spalla di spessore che manca al fianco di De Vrij. L’esplosione di Braafheid sulla corsia. La retroguardia capitolina alla ricerca di armonia, serenità. È tempo di certezze.

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