Pioli costretto all'ennesimo rimpasto in difesa, l'unica certezza si chiama De Vrij

25.10.2014 09:29 di Daniele Rocca Twitter:    vedi letture
Fonte: Jacopo Simonelli-Corso d'Informazione Sportiva de Lalaziosiamonoi.it
Pioli costretto all'ennesimo rimpasto in difesa, l'unica certezza si chiama De Vrij
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© foto di Federico De Luca

Il miglior attacco è la difesa. Lo sa bene anche Pioli, da buon ex difensore, che quando non si è solidi dietro si fa più fatica a vincere. Sotto questo aspetto, i suoi devono fare ancora molta strada. Sono state appena tre le partite terminate con la porta inviolata, mentre nelle altre quattro Marchetti e Berisha, si sono dovuti arrendere per sette volte. Il tecnico emiliano sta dunque lavorando proprio sul reparto arretrato, anche se la fortuna non lo aiuta. L'ex tecnico del Bologna domani si troverà infatti costretto a cambiare la linea arretrata per la sesta volta in otto partite. Decisivi, per questo poco gratificante record, i numerosi infortuni che hanno dimezzato la retroguardia. Ma, come riporta l'edizione de Il Corriere dello Sport però, nella sfortuna Pioli si è rialzato, rilanciando, con successo, Ciani e Cavanda. Grazie a loro, il rientro di Radu e il solito Cana (niente squalifica per lui dopo gli scontri tra Serbia e Albania), le assenze di Basta e Gentiletti fanno meno paura. Ma le fortune difensive dei capitolini dipendono principalmente dall'acquisto più costoso dell'estate: Stefan De Vrij. L'olandese è arrivato ad agosto con il titolo di "miglior difensore dei mondiali brasiliani" come biglietto da visita. L'esordio con il Milan è stato da dimenticare, mentre a Genova le cose non sono andate meglio, vista la sua espulsione che ha agevolato la rete ligure pochi minuti dopo. Quella è stata la svolta di Stefan. Come si legge sulle righe odierne de Il Tempo, infatti, da quel momento l'ex Feyenoord ha preso in mano la difesa, prima svettando a Palermo, poi tenendo a fatica con il Sassuolo e infine dominando a Firenze. Contro i viola il 22enne ha infatti respinto ogni attacco, smentendo così tutti quelli che vedevano in lui una scarsa personalità. De Vrij è cresciuto, si è finalmente ambientato e ora vuole solo volare più in alto possibile con la sua Lazio.