Keita, titolare per caso. Ma adesso Pioli non può farne a meno...

TUTTOmercatoWEB.com

È di gran lunga il giocatore più in forma della Lazio, ma in questo inizio di stagione s'è ritrovato casualmente addosso i panni del protagonista. Pensava di andar via, Keita Balde Diao, il gol contro il Bayer Leverkusen ha cambiato tutto. Sembra il giocatore che in Primavera saltava difensori come birilli, quel funambolo che all'esordio in Serie A aveva incantato tutti. Il classe '95 deve continuare così, usando la testa e non solo le sue immense doti tecniche e fisiche. Nell'inedito ruolo di prima punta s'è applicato per eseguire alla perfezione gli ordini di Pioli, si muove senza palla e attacca la profondità in attesa del passaggio. Sgomita come un bomber d'area, ha dimostrato di aver acquisito una duttilità da giocatore moderno. Un anno fa Keita restava defilato sulla fascia sinistra, aspettava il pallone e puntava l'uomo nell'uno contro uno, oggi è in grado di sostituire un certo Miroslav Klose. La scorsa stagione Pioli - riporta Il Corriere dello Sport - gli rimproverava scarsa intensità nella fase di non possesso, gli chiedeva altri movimenti quando la Lazio governava la manovra. Ma Keita faticava, e dopo due gare da titolare s'accomodò in panchina per non alzarsi più. Ha invertito la tendenza quest'anno, nelle prime due giornate fuori dai titolari per poi entrare nel secondo tempo dell'andata del preliminare di Champions League. La magia contro le Aspirine ha attirato ancor di più l'attenzione su di lui, proprio la squadra di Schmidt ha messo sul tavolo 14 milioni di euro per strapparlo a Lotito. Che ne ha chiesti 25 per l'ex Barca, non uno di meno. Ci ha provato l'Aston Villa, sul filo del gong è spuntato il Watford di Pozzo. Alla fine la Lazio s'è tenuta stretto il suo gioiello, per Kieta è arrivato il momento di diventare grandi.