Lotito: "Prima giornata di assestamento. Mercato? Dobbiamo sfoltire, se poi ci sarà l'occasione..."

Pubblicato ieri alle 22:50
01.09.2014 07:30 di  Stefano Fiori  Twitter:    vedi letture
Fonte: Lalaziosiamonoi.it
Lotito: "Prima giornata di assestamento. Mercato? Dobbiamo sfoltire, se poi ci sarà l'occasione..."
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

"La prima giornata? Di assestamento, le sconfitte servono a capire il funzionamento della squadra". Ospite alla Domenica Sportiva, Claudio Lotito commenta così la sconfitta in casa del Milan: "Oggi si è vista una squadra che deve ancora trovare l'amalgama giusto, dobbiamo essere più cinici. Abbiamo condotto noi la gara, il Milan ha giocato da Lazio e viceversa". I biancocelesti non riescono a sfatare un tabù San Siro che dura dal 1989: "E' una partita stregata - commenta Lotito -. Ma siamo fiduciosi. La squadra deve prendere coscienza dei propri mezzi, deve saperli esprimere. Il Milan è entrato in campo con grande determinazione, la partita l'abbiamo fatta noi, ma nel calcio conta chi vince. Il potenziale alto bisogna dimostrarlo sul campo, i risultati si raggiungono anche con spirito di gruppo, cinismo, sacrificio, determinazione e agonismo, se mancano queste cose diventa difficile. Ci sono poi dei fattori imponderabili che non dipendono dalle potenzialità, come un palo, una traversa o una spizzata che possono determinare un risultato. La capacità è saper esprimere le proprie potenzialità al 100% nonostante tutto questo.". Il reparto che ha mostrato maggiori lacune è la difesa, rifondata in estate dalla società: "Abbiamo preso un difensore che oggi non ha giocato (Gentiletti, ndr), ma che sicuramente giocherà nelle prossime gare, dato che è stato scelto insieme all'allenatore. Le squadre hanno bisogno di tempo per entrare a regime, soprattutto per quelle che hanno acquistato giocatori all'estero". Il discorso cade inevitabilmente sulla politica del calcio e sul "suo" Tavecchio. "Il programma di Tavecchio è stato votato all’unanimità, poi alcuni si sono sfilati per una questione mediatica nota a tutti, maTavecchio ha dimostrato con i fatti portando la Lega Pro , prima in disfacimento, ad avere un’attività pienamente ristabilita. E’ stato detto anche che Tavecchio doveva pagare delle cambiali a Lotito. Per sgombrare qualsiasi condizionamento e dietrologia non voglio fare il vicepresidente vicario. Abbiamo avuto delle scelte sui diritti televisivi, condivise ma non subite: ho portato una novità in Lega Calcio, è finita l’epoca del vassallaggio, i voti si contano e non si pesano, sono tutti alla pari. E il programma è stato condiviso all’unanimità, anche se la Roma si è astenuta perché non era d’accordo con il fair play finanziario anche se poi ha fatto marcia indietro. Io non ho scelto il presidente Tavecchio ma ho condiviso un programma, sono entrato nel sistema 10 anni fa con la Lazio che aveva 500 milioni di debiti, era in passivo, senza staff e con 9 giocatori. Ora siamo sempre in utile. Non ho la tifoseria dalla mia parte? E’ un discorso a sé, fa parte di un sistema del tutto italiano, bisogna riportare le famiglie allo stadio e fermare gli elementi delinquenziali. Solo quando ci si trova davanti a qualcosa di serio ci si batte il petto, ma non si è mai fatto realmente qualcosa. Bisogna cambiare la mentalità delle persone, che sono legate ai nomi e non alle persone. Noi vogliamo che il campione italiano diventi di nuovo un punto di riferimento a livello internazionale. Dobbiamo creare un sistema autosussistente come in Germania, dove vengono messe in campo fattori che valorizzino il settore giovanile, come la Lazio che ne ha 5 in prima squadra. Bisognaentrare in una logica globale, ad esempio la Germania ha diversi giocatori di nazionalità acquisita. la Lazio è la prima società in Italia che sta realizzando l’Academy, serve per formare la mentalità oltre che i giocatori. La mentalità italiana è legata alle cose materiali”

MERCATO - Domani chiuderà il mercato, il patron laziale non esclude di poter portare a termine qualche altro affare: "Possiamo sempre migliorarci. La squadra è completa, ma se ci sarà la possibilità di rinforzarci ne approfitteremo". Mercato in entrata, ma soprattutto in uscita: "Abbiamo un problema relativo agli esuberi. Senza coppe europee, è difficile avere tanti giocatori che giocherebbero titolari da altre parti. Bisogna evitare dissidi nello spogliatoio, meglio mandarli a giocare altrove, anche temporaneamente". Il numero uno biancoceleste, poi, entra nel dettaglio soffermandosi in particolare su uno dei giocatori che in questo momento sta destando qualche preoccupazione nell'ambiente, Federico Marchetti. "E’ infortunato, ha subito un’elongazione, non è stato uno stiramento di primo grado, ma riprenderà subito dopo la sosta. I giornali dicono tante cose; chi vuole svolgere un ruolo deve fare informazione corretta e rappresentare la realtà. Qui si costruiscono castelli, io non posso stare dalla mattina alla sera a smentire ogni cosa che si legge. Lo stesso problema è stato con Onazi, che ha avuto qualche infortunio. Pioli? Sta carburando, oggi ha visto delle cose e sta correggendo il tiro; una rondine non fa primavera, un primo consulto indicativo è dopo 7-8 partite quando ci si è confrontati un po’ con tutti”.