Immobile, Murgia e una favola dal finale agrodolce: a Torino è solo 2-2

Pubblicato ieri alle 17:05
24.10.2016 07:05 di Saverio Cucina   vedi letture
Fonte: Saverio Cucina - Lalaziosiamonoi.it
Immobile, Murgia e una favola dal finale agrodolce: a Torino è solo 2-2
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© foto di Federico Gaetano

Quanta amarezza a Torino. Altri due punti persi per aver accarezzato la vittoria fino all'ultimo. Uno guadagnato per la grande reazione nella ripresa, dopo un primo tempo lacunoso. Alti e bassi per la Lazio di Inzaghi, bella a tratti e ancora in continua evoluzione. Al netto delle assenze, però, la grande prova di carattere di tutta la squadra può far tirare più di un sospiro di sollievo al tecnico piacentino.

EMERGENZA E LINEA VERDE - Scelte forzate per Inzaghi dopo i forfait settimanali di de Vrij e Milinkovic. È emergenza soprattutto in difesa, dove Wallace e Hoedt guadagnano il palcoscenico dell'Olimpico di Torino, laureandosi come la coppia di centrali più giovane della Serie A. Straordinari anche per Patric che, complice l'assenza di Radu, si sposta a sinistra favorendo il ritorno di Basta sulla corsia di destra. In regia ancora Parolo, con Cataldi e Lulic interni di centrocampo. In attacco il tridente ormai collaudato formato da Felipe Anderson, Immobile e Keita. Pochi dubbi per Mihajlovic che schiera gli stessi undici del successo di Palermo, eccezion fatta per Zappacosta al posto dell'infortunato De Silvestri.

ERRORI, ERRORI OVUNQUE - Quando sei in emergenza meglio badare al sodo senza troppi fronzoli. Giocate semplici, insomma, limitando il più possibile il margine di rischio. Quando questo non accade il calcio ti presenta sempre il conto con svizzera puntualità. Quando poi a sbagliare è proprio il più esperto, evidentemente il concetto di cui sopra è ancora mal digerito. Ne sa qualcosa Lulic, che al 20' confeziona al meglio il contropiede granata, concluso con la capocciata vincente di Iago Falque su cross dalla destra di Zappacosta: un errore sanguinoso con la difesa tutta sbilanciata in avanti. Concorso di colpa anche per i centrali biancocelesti, troppo statici e lenti nel seguire il movimento dell'attaccante ex Roma. Alla sagra dell'errore dei capitolini del primo tempo, al 35' partecipa da protagonista anche Keita, devastante nell'andar via in velocità a Castan ma disastroso nella conclusione col mancino a tu per tu con Hart. Errori di concentrazione, pecche troppo ingenue, al netto di un Torino decisamente più brillante nella prima frazione.

GOL DELL'EX, CHE PASSIONE - Ha un altro piglio la Lazio nel secondo tempo. Sempre al piccolo trotto, formato diesel come consuetudine in questa stagione. Nessun cambio per Inzaghi, almeno negli undici: in campo, invece, altre mansioni per Cataldi e Parolo, con il classe '94 che si sposta in regia e il centrocampista di Gallarate mezzala con licenza di inserirsi. Sembra trovare più giovamento la manovra biancoceleste, che alza il baricentro e mette il Toro alle corde. Entra Djordjevic al posto di Basta e si rivede la difesa a tre, con una Lazio a trazione anteriore. Passano i minuti e gli uomini di Inzaghi trovano il pari con il grande classico del gol dell'ex: cross perfetto dalla destra di Felipe Anderson concluso in bellezza dalla semirovesciata d'autore di Ciro Immobile. Un'opera d'arte che si insacca sul palo alla sinistra di Hart. Non esulta l'ex granata, nonostante i fischi di tutto l'Olimpico che lo hanno accompagnato per tutta la gara. 1-1 e la Lazio ci crede, aumentando il palleggio a centrocampo e costringendo il Torino ad abbassarsi. Entra Murgia al posto di Keita, e un altro capitolo del Romanzo 'Primavera' è pronto ad essere scirtto.

FAVOLA MURGIA CON FINALE AGRODOLCE - Ora la Lazio ci crede, è costantemente in area di rigore dei granata, che fanno fatica a ripartire. Il preludio al vantaggio è propiziato da Cataldi che trova la sagoma di Hart sul più bello. Sul successivo angolo, il gol che non ti aspetti: tutto solo in area di rigore, Alessandro Murgia stacca liberamente lasciando pietrificato l'ex portiere Citizens. Un sogno che si materializza per il baby classe '96, che raccoglie la valanga di abbracci dei compagni per il suo primo gol nella massima serie. Vantaggio Lazio, ma è ancora presto per cantar vittoria. Esce Felipe Anderson, entra Prce per far numero e densità in difesa. La beffa arriva però al 91', quando Giacomelli concede il tiro dal dischetto al Torino per un fallo di mano dubbio di Parolo. Inutili le proteste di biancocelesti. L'altro ex giallorosso Ljajic trasforma il penalty regalando un punto insperato ai suoi. Un pareggio beffa, tutto sommato giusto nell'economia della gara. L'amaro in bocca che non ci voleva, dopo una reazione davvero convincente.