FOCUS - Talismano Djordjevic: quando il serbo segna, la Lazio porta a casa i tre punti

20.10.2014 08:10 di Matteo Vana Twitter:    vedi letture
Fonte: Matteo Vana - Lalaziosiamonoi.it
FOCUS - Talismano Djordjevic: quando il serbo segna, la Lazio porta a casa i tre punti
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

I grandi amori non si baciano subito, è stato così anche tra Filip Djordjevic e la Lazio. Una storia d'amore che sembrava una favola: il debutto a S.Siro, la Scala del Calcio, la delusione della prima panchina, poi l'ingresso, la voglia di spaccare il mondo, la rete che si gonfia alla prima occasione. Tutto perfetto, una storia da raccontare ai nipotini: poi però scopri che quel gol non è di Filip, ma di un avversario che ha preferito violare la propria porta piuttosto che regalare la gioia del gol al debutto, che il lieto fine non esiste. Lazio sconfitta, Djordjevic, il protagonista più atteso, rimane a secco. Inizia così la storia d'amore tra l'ariete serbo e la squadra biancoceleste. Il viaggio verso Roma è acccompagnato dai primi mugugni, l'attaccante non è riuscito a raddrizzare una partita nata male e finita peggio, i maligni già alzano la voce, nonostante il precampionato abbia regalato diverse gioie. "Quello era solo calcio d'agosto - dicono - non conta".

QUEL GOL NON S'HA DA FARE - Il riscatto è presto servito, il Cesena non può incutere timore, ma Djordjevic rimane ancora a secco. L'occasione giusta sembra arrrivare la domenica dopo, ad attendere c'è il Genoa. Gli uomini di Pioli cercano continuità, il serbo già pregusta il primo gol italiano. Il numero 9 biancoceleste ci prova in tutti i modi: destro, sinistro, di potenza o precisione, la palla non ne vuole sapere di superare la riga bianca, Perin sembra un muro invalicabile. A metà primo tempo quella che potrebbe essere la svolta, la sliding door che può decidere una vita: palla in mezzo, colpo di testa perfetto, il numero uno rossoblù neanche ci prova ad andare a prendere quel pallone, ma è la traversa a strozzare in gola l'urlo. La mente corre subito ad un altro attaccante biancoceleste che su un montante  ci ha lasciato una stagione e forse una carriera intera, neri presagi si affacciano all'orizzonte. Alla fine dei 90 minuti sarà il Genoa a gioire, così come l'Udinese nel turno infrasettimanle pochi giorni dopo, Djordjevic non ha ancora segnato, la Lazio ha vinto una sola volta.

...E VISSERO FELICI E CONTENTI - Il rapporto tra il serbo e la Lazio comincia a farsi teso, 4 partite, zero reti ed una classifica deficitaria non sono un gran biglietto da visita. In quel di Palermo, però, la svolta, in Sicilia sboccia finalmente l'amore. Galeotto fu quel pallone e chi lo mise in mezzo, quel giorno nacque il nuovo Djordjevic: prima rete in Italia, a cui ne vanno aggiunte altre due che consegnano il serbo alla storia, prima vittoria in trasferta per i biancocelesti.  Da quando il serbo ha iniziato a gonfiare la rete, la Lazio non ha sbagliato un colpo. Palermo, Sassuolo e Fiorentina le sue vittime fino ad ora, cinque gol consecutivi per tre vittorie, l'Europa, quella meno nobile a portata di mano, l'altra, quella dei Campioni, non più così impossibile da raggiungere.  Un finale ancora tutto da scrivere, ma se questo è il nuovo bomber a tinte biancocelesti, il Vieri del nuovo millennio, nulla sembra impossibile.