FOCUS – Da terzo portiere a imprescindibile, la Lazio è sempre più nelle mani di Strakosha

25.09.2017 11:15 di Antoniomaria Pietoso Twitter:    vedi letture
Fonte: Antoniomaria Pietoso - Lalaziosiamonoi.it
FOCUS – Da terzo portiere a imprescindibile, la Lazio è sempre più nelle mani di Strakosha
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© foto di Antonello Sammarco/Image Sport

È il 43’ del primo tempo e la Lazio ha da poco siglato il 2-0 grazie a una splendida invenzione di Ciro Immobile. Il Verona prova a reagire e Fossati calcia una punizione a girare da posizione defilata, potentissima e con un effetto a rientrare. La palla sembra destinata sotto l’incrocio, ma il giocatore veneto ha fatto i conti senza l’oste. Sì, perché Thomas Strakosha si supera. Si allunga e con la mano destra leva il pallone dal sette rispedendolo in campo, appena prima che possa varcare la linea della sua porta. Una super parata per il numero uno biancoceleste che ha iniziato alla grande la stagione. Il portiere albanese non è contento senza sfoggiare un miracolo a partita, così dicono a fine gara. Un po’ è vero, basta tornare alla finale di Supercoppa, al suo intervento su Cuadrado a inizio partita che di fatto ha cambiato il match. Oppure si pensi all’uscita su Kalinic contro il Milan o al colpo di reni ad alzare in angolo la palla sul bolide di Matavz o su Zukanovic, domenica scorsa a Marassi. Tutti interventi degni di nota, che hanno indirizzato i risultati in favore delle aquile.

LA SCALATA - Thomas è ormai una certezza, si è preso la maglia da titolare con voglia e determinazione. Titolare della Primavera, giovane terzo della prima squadra, l’albanese ha poi cercato fortuna alla Salernitana. Un anno difficile in Campania, dove il ragazzo nato ad Atene ha faticato tantissimo. Il ritorno a Formello e il lavoro alle dipendenze di Grigioni. Strakosha è quasi un esubero perché davanti a lui ci sono Marchetti, Berisha e il neo arrivato Vargic. L’estate torrida dei capitolini porta un ribaltone e così dietro all’ex Cagliari si fa strada proprio il ventiduenne. A Milano contro i rossoneri l’esordio, con Inzaghi che lo preferisce a Vargic. Da allora Strakosha non esce più. Scalza Marchetti, complici i problemi fisici del portiere di Bassano del Grappa, e diventa un titolare a tutti gli effetti delle aquile. Il tecnico piacentino si fida ciecamente di lui.

PUPILLO DI INZAGHI – “Strakosha oggi è come se avesse fatto un gol, il Verona avrebbe riaperto la partita e acceso la tifoseria veronese che è molto calda. Lo ringrazio, deve continuare con questo spirito. L’ho voluto trattenere dalla Primavera, si è fatto trovare sempre presente”Parole al miele quelle del mister, che considera Thomas intoccabile. Il portiere albanese è l’unico sempre presente nei 720 minuti finora disputati dai capitolini. L’estremo difensore ha superato anche Luis Alberto, a cui ieri il mister ha risparmiato gli ultimi venti giri di orologio. Figlio d’arte, anche il papà giocava a calcio e faceva il portiere, Strakosha vuole continuare a crescere e a migliorare. I risultati e le sue prestazioni stanno dando ragione alla società e al mister che hanno sempre creduto nelle sue qualità. La Lazio è in ottime mani.