Visual Training, il prof. Segnalini: "Portiamo gli atleti ai 20 decimi", Sessa: "Serve sacrificio" - VIDEO

19.09.2018 11:52 di  Mirko Borghesi  Twitter:    vedi letture
Fonte: Mirko Borghesi - Lalaziosiamonoi.it
Visual Training, il prof. Segnalini: "Portiamo gli atleti ai 20 decimi", Sessa: "Serve sacrificio" - VIDEO

La variante neurovisiva si sta prendendo il suo giusto spazio fra gli allenamenti fondamentali degli sportivi. Questo perché può avere effetti diretti sulle prestazioni, che si parli di calcio, di tiro al volo, di automobilismo, o anche della vita dello sportivo medio. Dall'atleta all'amatore, il Visual Training sta continuando nella sua ascesa mediatica. In occasione del GP di Roma a Vallelunga della TCR Sport, Lalaziosiamonoi.it ha incontrato in esclusiva il Prof. Alessandro Segnalini, docente presso l’Università della Sapienza di Roma, Direttore Didattico del Corso di Laurea di Ortottica e specializzato in Visual Training. Con lui anche Erica Sessa, tre medaglie d'oro nel trap ai Mondiali di Changwon 2018, testimonial della bontà di tale allenamento. (CLICCA QUI PER L'INTERVISTA VIDEO OPPURE GUARDALA A FINE ARTICOLO. DI SEGUITO LA TRASCRIZIONE SCRITTA)

Cos'è il Visual Training?

"Buongiorno a tutti. Il visual training è una metodica fondamentale per implementare la visione dello sportivo. Nello sport gli stimoli che arrivano sono velocissimi e avere ad esempio nel tiro a volo una buona precisione e una buona qualità di vista, così come nell'automobilismo individuare immagini in anticipo a 250 km\h. L'apparato visivo deve essere integro e stimolato. Noi cerchiamo con il visual training di rinforzare questa funzione e implementarla. Alcuni miei atleti cerchiamo addirittura di portarli al massimo della capacità visiva, i 20 decimi. Molti atleti, specialmente della federazione tiro a volo, hanno raggiunto questi risultati. È indispensabile la loro bravura. Oggi sappiamo che l'allenamento deve essere globale. Anche l'occhio deve lavorare in maniera adeguata". 

Ci sono sportivi famosi che si stanno sottoponendo al Visual Training?

"Già diversi calciatori del Milan, nel tiro al volo oltre a Erica Sessa ad esempio ci sono Lucia Palmitessa e Marco Sablone. Tutti hanno raggiunti titoli iridati. Ci sono poi tanti atleti del pentathlon. Il visual training si addice a una multitudine di sport. Ogni sport ha poi il suo trattamento, non è per tutti uguale. C'è chi deve individuare un piattello, chi deve anticipare una curva, chi deve anticipare il movimento sul rigore come i portieri. Noi, con le nostre tecniche, riusciamo a rinforzare la guida visiva e ad accorciare i tempi in cui l'immagine percepita arriva al cervello anticipando la risposta motoria. Fondamentale".

Quanto conta l'allenamento nel tempo? 

"In ogni attività fisica il lavoro paga. Oltre a passione e tecnica ci deve essere costanza e voglia. Se mancano questi due fattori non si può andare avanti. Oggi il singolo campione non può essere lasciato solo, ma avere un'equipe multidisciplinare che lavora su ogni aspetto. Chi riesce a non trascurare nulla, riesce ad arrivare". 

Quali sono i prossimi passi per il Visual Training?

"I prossimi passi sono quelli di far conoscere a varie discipline sportive questo percorso iniziato personalmente. Io ho iniziato da solo, con pazienti quasi ciechi. Facendo queste stimolazioni la maggior parte miglioravano. Ho adottato e modificato alcune di queste tecniche portandole ai normovedenti e agli atleti. Adesso mi sto dedicando anima e corpo per dare quel qualcosa in più a questi campioni che hanno già tanto". 

Prende poi parola Erica Sessa. Ci parla del raggiungimento dei 20 decimi ambiti:

"Ci è voluto tanto per arrivare a questo risultato. Molti sacrifici e molto impegno. Nello sport però devi dare tutta te stessa per quello che ami e per la tua passione. È il mio caso, come quello di altre persone. Sono felicissima per aver raggiunto questo livello, ma non ci si può fermare qui. L'allenamento continua. Costruirò piano piano il mio percorso. Ho il mio obiettivo in mente, ma lo dovrò costruire mattoncino per mattoncino. Me lo tengo per me, poi si vedrà"

Nelle foto seguenti presente anche Alex Thellung, pilota TCR DSG romano, altro "paziente" del prof. Segnalini.