Var, Nicchi risponde criptico a Lazio e Napoli: "Lo strumento funziona e lo dicono tutti"

22.05.2018 14:40 di  Mirko Borghesi  Twitter:    vedi letture
Fonte: Mirko Borghesi - Lalaziosiamonoi.it
Var, Nicchi risponde criptico a Lazio e Napoli: "Lo strumento funziona e lo dicono tutti"
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© foto di Antonello Sammarco/Image Sport

Una stagione condizionata fortemente dai torti arbitrali, quella della Lazio. Di Var e di fischietti si continuerà a parlare, e molto, fino alla ripresa della stagione agonistica 2018/2019. Ai microfoni di RMC Sport, Marcello Nicchi, presidente dell'AIA, ha detto la sua sull'annata appena conclusa: "Dare un voto al Var ha poco significato, il mio giudizio è molto positivo. Essendo il primo anno di applicazione vera bisogna essere molto soddisfatti. È uno strumento utile e innovativo per gli arbitri, che viene copiato da tutto il mondo calcistico. Se in soli cinque mesi gli arbitri hanno fatto così bene, il prossimo anno gli errori si avvicineranno allo zero". Sui reclami di Lazio e Napoli, Nicchi è diretto: "Non mi permetto di rispondere a questo. Lo strumento funziona e lo dicono tutti. Come Figc ci siamo presi un rischio, perché venivamo da soli tre mesi di sperimentazione. A differenza di tanti campionati, in Italia abbiamo un’organizzazione capillare. Se abbiamo potuto fare questo è perché abbiamo utilizzato anche gli arbitri di Serie B. Per farli amalgamare abbiamo anche inventato delle amichevoli per utilizzare il Var. Ovviamente dobbiamo lavorare per migliorare, ma possiamo essere contenti. La bravura dell’utilizzo del Var dipende anche dagli operatori che sono al monitor e che mettono in tre secondi le immagini: alcune volte non sono andati bene e sono stati cambiati". Come migliorare lo strumento: "Bisogna ripartire da dove siamo arrivati. Nel corso dei mesi c’è stato un progressivo miglioramento. Nelle prime partite qualche arbitro non voleva apparire Var-dipendente e utilizzava lo strumento solamente in azioni eclatanti. Poi Rizzoli ha detto di utilizzarlo anche in dubbi meno eclatanti e così è stato. Gli arbitri hanno anche capito una cosa del protocollo: che le decisioni non dovevano essere prese velocemente per non allungare troppo la partita. Ci vuole il tempo che serve".