Pereirinha: "Un'emozione affrontare lo Sporting Lisbona. Futuro? Voglio giocare..."

Goleador a sorpresa in quel di Auronzo, sette gol per guadagnarsi la stima di Stefano Pioli. Parliamo di Bruno Pereirinha, che si appresta ad affrontare la sua terza stagione con la maglia della Lazio. Un'avventura, quella romana, segnata da molte ombre e poche luci. A condizionare le sue prestazioni ci hanno pensato una lunga serie di infortuni e un ruolo - quello di terzino - che ha messo in mostra tutte le sue lacune in fase difensiva. Venerdì l'esterno portoghese incontretà il suo passato, la sua ex squadra: lo Sporting Lisbona. In maglia biancoverde il 26enne di Rio de Mouro ha collezionato 136 presenze e 5 reti, impossibile considerarla solo un'amichevole. In un'intervista rilascia a O Jogo, Pereirinha ha espresso tutta la sua gioia in vista del match tra Sporting e Lazio, che andrà in scena allo Stadio José Alvalade: “Da quando sono alla Lazio è la prima occasione che ho di giocare contro lo Sporting, dopo tanti anni passati lì. Ci saranno giocatori e persone dello staff tecnico che conosco, sarà sicuramente una partita speciale. Sarà un piacere tornare. Anche se sono lontano, mi tengo sempre aggiornato su ciò che accade nel mondo Sporting". E' giunta l'ora di parlare di Lazio: “Ho ancora due anni di contratto (scadrà nel 2016, ndr) con la Lazio, vengo da un periodo un po' atipico a causa degli infortuni che ho subito, ma adesso mi sento bene. In vacanza ho accelerato il recupero, vedo la prossima stagione con ottimismo”. Si dichiara voglioso e carico per questa nuova annata, il tempo perso in infermeria è già alle spalle: “A Roma sono cresciuto molto come giocatore, ho imparato cose nuove con tutti gli allenatori. C'è uno stile diverso di gioco, soprattutto per quanto riguarda la difesa. Sono sempre stato più abituato ad attaccare, ma in Italia ho imparato anche la fase difensiva”, prosegue Pereirinha, che poi parla del suo futuro: “Voglio giocare, in Italia o in altri campionati stranieri". Mettersi in mostra per conquistarsi un posto in Nazionale, ecco il suo sogno nel cassetto: “Non nascondo che si tratta di un obiettivo personale, ma so che per raggiungerlo devo giocare regolarmente. Solo allora potrò considerarlo un traguardo concreto”. Infine svela la sua delusione per il Mondiale del Portogallo: "C'erano grandi aspettative intorno alla selezione di Bento. Avevamo individualità molto forti, ma non siamo stati una squadra. Anche gli infortuni non ci hanno di certo aiutato”.