LAZIO STORY - 25 settembre 2005: quando la Lazio rimontò il Palermo in sette minuti

La Lazio è più forte anche degli infortuni. A Verona Inzaghi, pur in piena emergenza difensiva, porta a casa l’intera posta grazie ad un Immobile incontenibile. Esattamente 12 anni fa al posto di Ciro a trascinare i biancocelesti c’erano Rocchi e Pandev e l’avversario di giornata era il Palermo.

LAZIO - PALERMO - La Lazio ospita il Palermo rivelazione di inizio stagione, spinto da ambizioni di Champions. Delio Rossi sceglie il classico 4-4-2 con Rocchi e Pandev davanti, supportati sugli esterni da Behrami e Manfredini: Liverani e Firmani, nel cuore della manovra, dettano i ritmi della manovra capitolina. L’inizio è favorevole agli ospiti, anche se dopo un quarto d’ora i biancocelesti mettono la testa fuori dalla loro metà campo con il match che assume maggior equilibrio. Al 36’ però sul rinvio di Santoni, Stendardo sbaglia il tempo dell’intervento e Caracciolo ha tutto il tempo per battere Peruzzi e portare in vantaggio i suoi. Subito dopo il rientro in campo dagli spogliatoi il Palermo raddoppia, grazie al neo entrato Gonzalez (al posto di Bonanni, ndr) imbeccato da Makinwa. La partita sembra compromessa per la Lazio, che invece ha una reazione rabbiosa e tra il 58’ e il 65’ ribalta il discorso. Rocchi prima riduce lo svantaggio, poi un minuto dopo serve a Pandev la palla del pareggio. Ancora sei giri di lancette e Manfredini, sugli sviluppi di una punizione di Oddo, porta a termine la rimonta. All’86’ c’è ancora spazio per il 4-2 di Rocchi e un’esultanza sfrenata di Rossi che, dopo aver fatto invasione per abbracciare i suoi ragazzi, scivola sul prato zuppo di pioggia dell’Olimpico. Il gioioso mucchio dei giocatori sopra al loro allenatore è la foto conclusiva di una domenica da ricordare per i colori biancocelesti.