LAZIO STORY - 22 febbraio 2009: quando la Lazio vinse a Lecce

22.02.2018 10:30 di Claudio Cianci   vedi letture
Fonte: Claudio Cianci-Lalaziosiamonoi.it
LAZIO STORY - 22 febbraio 2009: quando la Lazio vinse a Lecce

La Lazio stasera sarà impegnata contro la Steaua Bucarest in occasione dei sedicesimi di ritorno d’Europa League. I romani si giocheranno la qualificazione agli ottavi della competizione all’Olimpico, con il proprio pubblico sugli spalti. Mentre il 22 febbraio del 2009 i capitolini sfidarono il Lecce.

LECCE-LAZIO - Questa era la Lazio allenata da Delio Rossi, che al termine della stagione si piazzò decima in campionato e vinse la Coppa Italia contro la Sampdoria. La partita contro il Lecce iniziò male, infatti dopo appena 23 secondi Cacia colpì un palo. La Lazio rispose all’ottavo con un bello scambio fra Pandev e Zarate che mise l’argentino in condizione di calciare fuori dall’area di rigore, la sua conclusione scheggiò la traversa a portiere battuto. Il vantaggio biancoceleste arrivò al 10’ con Foggia, bravo a sfruttare il cross di Lichsteiner e a calciare al volo. Inoltre è stato fortunato a trovare la deviazione determinante di Stendardo. Dopo il gol i romani si tranquillizzarono continuando a manovrare e creare gioco. Nonostante questo i padroni di casa sfiorarono il pari con Tiribocchi, che si girò in piena area di rigore. La gioia del gol gli venne negata solamente dal palo a Muslera battuto. Salvo questo brivido fu la Lazio a creare ed anche tanto: ma l’imprecisione degli attaccanti fece chiudere il primo tempo solamente sull’1-0. Nella ripresa il Lecce tentò di ribaltare il risultato ma dopo appena sei minuti di gioco Kolarov raddoppiò: dopo una bella triangolazione il serbo effettuò un tiro potente che si andò a spegnere all’incrocio dei pali opposto. Gol bellissimo e 2-0 Lazio. Il Lecce accusò il colpo ma tentò comunque di reagire con orgoglio: prima Cacia diede l’illusione del gol con un colpo di testa, poi Ariatti colse il terzo legno per i salentini con un potente tiro fuori dall’area. Dopo questi ritorni di fiamma gli ospiti fecero in modo di annullare le bocche di fuoco leccesi fino al fischio finale.