FOCUS - La Juventus ha cambiato il logo. E la Lazio? Ecco tutti i simboli della storia biancoceleste

21.01.2017 12:00 di  Claudio Cianci   vedi letture
Fonte: Claudio Cianci- Lalaziosiamonoi.it
FOCUS - La Juventus ha cambiato il logo. E la Lazio? Ecco tutti i simboli della storia biancoceleste

Le società di calcio hanno vari simboli per cui si distinguono l'una dall'altra: dai colori sociali al modo di tifare. L'impatto visivo maggiore, però, lo si ottiene grazie al logo, che dà un impatto immediato di una società e il suo stile. Nelle scorse giornate la Juventus lo ha cambiato, passando dall'ormai 'classico' stemma con le righe bianconere ad una J stilizzata. Questo ha generato molte discussioni fra la tifoseria torinese. Nel corso della storia, però, anche altri club hanno modificato il loro logo, adattandosi ai tempi e a quella che era la modernità dell'epoca. La Lazio non fa eccezioni: la società capitolina dal 1901 ha modificato il suo simbolo per ben 18 volte, fino ad arrivare a quello di oggi.

STEMMA DAL 1901 AL 1909 - Il primo simbolo dell'allora Società Podistica Lazio era semplice: uno scudetto azzurro con una barra bianca che l'attraversava diagonalmente. Sotto questo stemma giocarono per i capitolini personaggi come Sante Ancherani, Arturo Balestrieri, Carlo Volpi, Silvio Mizzi e molti altri. Nella stagione 1906-1907 i biancocelesti vinsero il Campionato romano, mentre l'anno successivo si piazzarono in seminfinale del Torneo Centro-sud-nord, vinsero la Coppa Tosti e la Coppa Baccelli. Dal 1909 in poi il logo prese un altro aspetto.

STEMMA DAL 1909 AL 1912 - Il logo del 1909 cambiò parecchio a livello di connotati rispetto a quello del 1901. Lo scudetto era composto da righe verticali bianco e celesti, sopra quest'ultimo c'era un'aquila che lo artigliava e il rapace stringeva in bocca una fascia che si appoggiava delicatamente sopra lo scudetto. Nel nastro compariva la scritta 'S. Podistica Lazio'. Il cambiamento fu radicale, ma probabilmente l'intento era quello di richiamare la romanità in modo vistoso. Cosa più dell'aquila imperiale romana poteva farlo? Niente. E, durante gli anni di vita di questo simbolo, la Lazio vinse l'allora campionato di terza categoria del Lazio dal 1909 al 1912.

STEMMA DAL 1912 AL 1920 - Si decise che nel 1912 c'era bisogno di cambiare ancora il logo. Questa volta ne fecero uno ancora più complesso: si tratta di un cerchio che posa su una base rettangolare, all'interno c'erano le strisce bianco e celesti. Mentre nel rettangolo in basso compariva in bella scritta la parola 'Roma'. Poggiata sopra quest'ultima c'era l'aquila con le ali aperte, come se stesse volando. Nell'estremità del cerchio era stata fatta disegnare la scritta ' Società Podistica Lazio'. Sotto questo simbolo la Lazio sfiorò più volte il suo primo titolo nazionale. Nel 1912-1913 arrivò alla finalissima di prima categoria contro la Pro Vercelli (finale poi persa 6-0, ndr). Così come l'anno successivo fu sconfitta, sempre in finale, dal Casale Monferrato. Poi arrivò la stagione 1914-1915, quella per cui tutt'ora c'è un dibattito in corso. La Lazio arrivò alla finalissima per lo scudetto, ma non ci fu mai la chance di giocarla a causa della prima guerra mondiale. Il titolo fu assegnato al Genoa a tavolino. Ora si combatte affinché i biancocelesti possano vedersi riconosciuto uno scudetto ex aequo con i rossoblù. Dal 1915 fino al 1919, invece, l'attività agonistica fu ridotta: furono ben 30 i caduti del sodalizio biancoceleste fra atleti, soci e dirigenti, con altri 13 feriti in combattimento.

STEMMA DAL 1920 AL 1921 - Dopo la guerra, ci fu un cambio radicale: lo stemma della Lazio mutò. Via l'aquila, si passò al minimale. Un cerchio completamente blu prese il posto del rapace e al suo interno si potevano vedere tre lettere bianche che si incrociavano sinuosamente a formare la sigla 'SPL' (Società podistica Lazio). Nell'unica stagione in cui si adottò questo simbolo la Lazio arrivò terza nelle semifinali interregionali.

STEMMA DAL 1921 AL 1927 - Ancora un cambio radicale: via il cerchio, via le lettere minimali. Lo stemma tornò ad essere uno scudetto, ma senza l'aquila. C'era nella parte superiore, colorata di giallo la scritta a caratteri grandi 'Sp Lazio' mentre sotto tornarono le righe bianco e celesti verticali. Un ritorno alla semplicità, ma in modo differente rispetto al passato. Nel periodo in cui questo stemma era in uso la Lazio arrivò finalista in Prima Divisone nel 1922-1923, perdendo contro il Genoa.

STEMMA DAL 1927 AL 1935 - L'anno in cui nacque la Roma, la prima squadra della capitale cambiò il nome sul logo: da società podistica a società sportiva. Eravamo in pieno regime fascista e, di conseguenza, nella capitale il restyling degli stemmi faceva anche da propaganda. Si mantenne lo scudetto che però fu reso più fine sopra le righe bianco e celesti campeggiava la scritta 'S.S. Lazio'. Subito sotto, oltre ai colori sociali c'era un fascio littorio in bella vista al centro dello stemma. Sotto questo simbolo la Lazio fece il suo esordio nella neonata Serie A il 6 ottobre 1929, allo Stadio della Rondinella, contro il Bologna (3-0 per la Lazio, ndr), ma non solo. Quelli erano gli anni della BrasiLazio, che culminarono con l'arrivo nel 1934 di un certo Silvio Piola.

STEMMA DAL 1935 AL 1940 - Nel 1935 altro look: lo stemma manteneva le classiche righe verticali bianco e celesti, mentre la scritta a fondo giallo 'S.S. Lazio' era posta dentro lo scudetto e non nella parte superiore. Nel 1936-1937 la Lazio si piazzò seconda alle spalle del Bologna e trascinata anche da Silvio Piola arrivò in finale nella Coppa dell'Europa Centrale, che perse 5-4 contro il Ferencváros. Da registrare anche la storica vittoria nel 1939 in un derby contro la Roma a Campo Testaccio.

STEMMA DAL 1940 AL 1943 - Ritorna prepotentemente la simbologia fascista: il simbolo della Lazio è un quadrato in cui i colori bianco e celeste occupano una metà per ciascuno della forma geometrica. Nel mezzo un'aquila enorme che regge fra gli artigli un fascio littorio. Dal 1940 fino al 1943 la Lazio non ottenne grandi risultati a livello sportivo e l'8 settembre del 1943 dovette dire addio a Silvio Piola.

STEMMA DAL 1943 AL 1958 - Terminato il secondo conflitto mondiale, il calcio riprese e ripartì. La Lazio ebbe delle stagioni complesse e cambiò ovviamente stemma. Via il fascio littorio, il logo era un rettangolo posto verticalmente: sopra la scritta con caratteri di influenza fascista 'S.S. Lazio', nel resto della figura le strisce biancocelesti. Proprio nel 1958 la Lazio vinse il suo primo trofeo Nazionale. La Coppa Italia, che venne conquistata contro la Fiorentina.

STEMMA DAL 1958 AL 1973 - Ormai il periodo fascista è solo un ricordo ed è necessario cambiare look per rendersi più moderni. E la Lazio lo farà mettendo l'aquila in cima allo scudetto, subito sotto il rapace la scritta 'S.S.Lazio' e poi i colori sociali divisi a righe bianco e celesti. Un classico riportato alla modernità dei tempi. Tre anni dopo la Coppa Italia la Lazio conosce l'onta della sua prima retrocessione in Serie B. Gli anni sessanta vedono i biancocelesti, con gravi problemi economici, salire e retrocedere dalla massima serie. Neanche l'avvento alla presidenza dell'italoamericano Umberto Lenzini sembra cambiare le cose. Nell'estate 1971, dopo un'altra retrocessione tra i cadetti, viene chiamato ad allenare la squadra Tommaso Maestrelli. Era la svolta che si attendeva da tanti lustri. Con Maestrelli in panchina e grazie alle reti del giovane centravanti Giorgio Chinaglia, la promozione viene subito centrata e l'anno successivo i biancazzurri sfiorano un clamoroso Scudetto, perso a 2 minuti dalla fine dell'ultima giornata 

STEMMA DAL 1973 AL 1979 - Fu adottato uno stemma classico: aquila che sorregge lo scudetto, ma questa volta era più piccolo e tutto blu. Nonostante lo stemma non fu posto sulla maglia che vinse il primo scudetto, fu proprio questo logo a vedere la Lazio campione d'Italia per la prima volta. E non solo: vide la morte di Maestrelli e quella di Re Cecconi fino ad arrivare al 1979.

DAL 1979 AL 1982 - Ci si modernizza ancora: l'aquila inizia a diventare stilizzata, il simbolo vede la scritta minimale 'S.S. Lazio' sotto il rapace, anch'esso disegnato con tratti semplici mentre vola e sbatte le ali. Ma in questo periodo le Aquile iniziarono il periodo più nero della loro storia: nel 1980 furono retrocesse per lo scandalo del calcioscommesse.

STEMMA DAL 1982 AL 1987 - Sarebbero tre diversi: ma il minimo comun denominatore era sempre lo stesso: l'aquila stilizzata. Il simbolo probabilmente più amato dalla tifoseria laziale. La  ritroviamo in 3 stemmi differenti dal 1982 al 1987: il primo è solo lei, l'aquila stilizzata di color blu. Il secondo viene arricchito da un rombo che contiene il rapace nel mezzo. Sopra l'animale un pallone e sotto la scritta 'Lazio'. Il terzo è simile al secondo, viene mantenuto il rombo e la scritta Lazio viene posta sopra il rapace. Dentro la forma geometrica lo sfondo è diviso in due: la prima metà è bianca, la seconda è azzurra. Sotto questo logo i laziali videro i periodi più bui della società: la retrocessione e gli anni di B, il rischio di scomparire come società calcistica e il gol di Fiorini che riportò i biancocelesti a galla. Il romanticismo di questi tempi probabilmente non sarà mai più eguagliato. In mezzo ci fu la presidenza Chinaglia e quella di Calleri.

STEMMA DAL 1987 AL 1993 - Si cambia, la Lazio tornò finalmente in Serie A e bisognava prendere una ventata di aria fresca anche a livello di logo: rispettando sempre la tradizione. Tornò il classico simbolo in cui l'aquila tiene fra gli artigli lo scudetto, la scritta bianca 'S.S. Lazio' si trovava su fondo blu scuro. Subito sotto i colori sociali in verticale. Dopo varie stagioni a metà classifica la Lazio venne comprata da Sergio Cragnotti: all'epoca ancora non si poteva sospettare quali successi riuscì ad ottenere la società capitolina dopo quel passaggio di proprietà.

STEMMA DAL 1993 AD OGGI - Ed eccoci arrivati all'ultimo logo: l'aquila diventa grandissima, di colore giallo e dettagliata al massimo regge fiera lo scudetto biancocelesti fra gli artigli. Grazie al gioco di colori fra bianco e celeste troviamo prima delle bande verticali la scritta 'S.S.Lazio'. Questo simbolo ha accompagnato ed accompagna ancora i biancocelesti. La Lazio negli anni '90 tornò a vincere la Coppa Italia. Inoltre conquistò uno scudetto, la Super Coppa Europea, la Coppa delle Coppe, la Super Coppa Italiana. Fra l'altro questo simbolo era sul petto dei giocatori che hanno sconfitto i cugini della Roma nell'ormai storica finale del 26 maggio 2013.

SIMBOLO LAZIO 1999-2000 - Menzione a parte merita la divisa del centenario della Lazio. Quando il club il 9 gennaio 2000 fece 100 anni fu realizzata una divisa particolare che fu indossata per tutto il resto di quella stagione (che poi portò alla vittoria del secondo scudetto). Il simbolo è praticamente identico a quello odierno, è leggermente più piccola l'aquila: subito in nero la scritta 'S.S.Lazio'. Nello scudetto in cui sono presenti i colori sociali; grazie ad un gioco di cromature viene messo in risalto il numero 100 d'orato che si unisce a tutto il logo. Alla base invece compare la scritta 1900-2000.

DI SEGUITO TUTTI GLI STEMMI SOPRA DESCRITTI:

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