Nesta e l'avventura da coach: "Il mio Miami vi farà divertire! La Lazio? È sotto choc, ma Pioli è un grande"

04.09.2015 08:19 di Andrea Centogambe Twitter:    vedi letture
Fonte: Lalaziosiamonoi.it
Nesta e l'avventura da coach: "Il mio Miami vi farà divertire! La Lazio? È sotto choc, ma Pioli è un grande"
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© foto di Federico Gaetano

È l'unico Campione del Mondo, autentico, che può vantare adesso Miami. Alessandro Nesta a Sout Beach è arrivato nel 2005, tra le prime stelle del calcio italiano a scegliere questa spiaggia per le vacanze. Tre anni fa s'è trasferito definitivamente, nel dicembre scorso ha deciso di chiudere col calcio giocato. Il suo futuro era già scritto, Nesta voleva allenare. Desiderio esaudito, l'ex capitano della Lazio guiderà il Miami FC nella NASL (North American Soccer League, seconda lega calcistica per importanza negli Stati Uniti dopo la MLS). “Ho cominciato a pensare di fare l'allenatore già due, tre anni prima di chiudere la carriere da giocatore – racconta al Corriere dello Sport -. Sapevo che il calcio mi sarebbe mancato e per rimanere sul campo la soluzione ideale era quella di diventare allenatore, per ritrovare la stessa adrenalina, per uno come me è fondamentale”. Nesta debutterà in panchina al comando di una debuttante, il Miami è stato fondato appena due mesi fa: “L'ultimo anno vero in carriera l'ho passato nella MLS, con il Montreal Impact, quindi conosco il calcio americano e la mia intenzione poi era quella di rimanere qui, per sempre. Ho tre figli, e volevo iniziare ad allenare negli Stati Uniti proprio perché il soccer sta crescendo molto e diventerà presto una lega importante”. Su Paolo Maldini, direttore tecnico e comproprietario del Miami: “Paolo lo conosco da una vita, sa di calcio come pochi. Noi debutteremo l'anno prossimo, la squadra è ancora da costruire”. Sui modelli che seguirà in questa nuova avventura da coach: “Sono stato con Lippi, Ancelotti, Zeman, Eriksson... ognuno mi ha lasciato qualcosa. Le mie idee sono quelle di schierare una squadra sì offensiva, ma che adotti anche quella organizzazione difensiva che è caratteristica del calcio italiano. L'obiettivo è mettere in campo una squadra che diverta, perché il calcio è spettacolo, così facendo si porta gente allo stadio”. Su un eventuale ritorno in Europa: “Voglio crescere ed allenare negli Stati Uniti. Non vorrei tornare in Europa, anche se poi non si può mai dire”. Infine sul campionato italiano: “La favorita è ancora la Juventus, resta al vertice. Al debutto ho visto male la Roma, ma contro la Juve ha disputato un incontro eccezionale. Al Milan manca qualcosa a centrocampo. La Lazio, mi dispiace, ma lo choc dell'eliminazione dalla Champions si fa sentire, dopo una grande stagione, due partite e sei fuori è devastante, però ha un grande allenatore come Pioli e buoni giocatori”.