LE MENTAL PAGELLE di Sandro Corapi - Lazio, è mancata la concentrazione...Una Roma diversa, Mancini incide sulla testa

24.11.2014 18:13 di Saverio Cucina   vedi letture
Fonte: enthusia.it
LE MENTAL PAGELLE di Sandro Corapi -  Lazio, è mancata la concentrazione...Una Roma diversa, Mancini incide sulla testa
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© foto di Federico Gaetano

Ecco le mental pagelle di Sandro Corapi sulla dodicesima giornata di campionato.

LAZIO-JUVENTUS 0-3

Si sono visti due approcci diversi alla gara. Da una parte la Lazio, volta ad attaccare, dall’altra la Juve, che ha pensato a contenere. Ma solo inizialmente, perché dopo una breve fase di studio i bianconeri hanno tirato fuori le loro qualità, capovolgendo immediatamente l’inerzia della partita e facendo di fatto scomparire la squadra di Pioli dal campo. È stato bravo il tecnico della Lazio a prendersi la responsabilità, a cercare di fare la partita. Ma non basta dire cosa fare, è importante anche spiegare come farlo. Servono specifiche dinamiche induttive per permettere al messaggio di essere trasmesso non solo a livello conscio, ma anche a livello inconscio. Altrimenti il rischio è di vedere sgretolarsi le proprie convinzioni non appena vengono messe in dubbio, cosa che è successa quando la Juve ha iniziato a giocare seriamente. La squadra è entrata in una fase di depotenziamento mentale, che a sua volta ha fatto diminuire la convinzione, con conseguente calo di concentrazione e determinazione. Le stesse qualità che erano state in passato il punto di forza. Dimostrazione che la forza mentale fa la differenza. E la Juve ne ha approfittato.

MILAN-INTER 1-1

Nonostante abbia avuto poco tempo, Mancini è riuscito a incidere mentalmente sulla squadra. Il cambio di allenatore ha dato la famosa “scossa”, ma non solo. Da parte della squadra c’è un’accettazione della leadership diversa e si è visto in campo con la motivazione di alcuni giocatori. Il lavoro di Mancini si è concentrato più sulla testa del gruppo in generale che su quella dei singoli: si è trattato di un intervento eccellente, che ha saputo fin da subito modificare i pensieri depotenzianti che si erano accumulati nelle ultime settimane. Progressi anche per Inzaghi, che sta plasmando sempre di più la squadra secondo il suo carattere: sta infondendo nel gruppo quelle che erano le sue caratteristiche da giocatore, come l’opportunismo e il grande agonismo. Questo perché a livello inconscio, una persona tende sempre a fare ciò che ha fatto in passato, ciò che la mente ha assimilato come comportamento corretto. Un automatismo capace di adattarsi alle diverse situazioni.

ATALANTA-ROMA 1-2

La vittoria non tragga in inganno. La Roma è sempre forte, ma è ben diversa di quella di inizio stagione. Complice il doppio impegno, gli infortuni e la fatica accumulata, è cambiato completamente l’approccio mentale: mentre prima i giallorossi tendevano a chiudere le partite nei primi minuti, contro l’Atalanta si è vista una squadra subire l’avversario e colpire in contropiede. Questo accade per due possibili motivi: o l’Atalanta aveva una convinzione maggiore (a fronte di una minore della Roma) oppure i giallorossi non erano abbastanza concentrati mentalmente sulla prestazione. In ogni caso però la reazione dopo il gol dell’Atalanta è stata intelligente e razionale, sintomo di un’ottima capacità di adattamento mentale alle diverse situazioni, ma allo stesso tempo di un logoramento delle energie nervose. Con così tanti impegni ravvicinati è infatti difficile recuperare sia le energie fisiche che quelle mentali e quest’ultime generalmente portano a un dispendio maggiore. Non è facile abituarsi a giocare così spesso, soprattutto se non viene svolto un apposito lavoro a monte per prevenire alcune dinamiche mentali che si vengono a generare.

LE PAGELLE

JUVENTUS 8

ROMA 7

INTER 6,5

MILAN 6,5

LAZIO 5