LE MENTAL PAGELLE di Sandro Corapi - Lazio, che peccato! Ma la personalità è da “grande”…

31.10.2014 19:00 di Lalaziosiamonoi Redazione   vedi letture
Fonte: enthusia.it
LE MENTAL PAGELLE di Sandro Corapi - Lazio, che peccato! Ma la personalità è da “grande”…
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Ecco le mental pagelle di Sandro Corapi della nona giornata di campionato.

VERONA-LAZIO 1-1

Altra prova di forza e carattere della Lazio. In un campo difficile come Verona, contro un avversario motivato a dimenticare le ultime due pesanti sconfitte, i biancocelesti hanno giocato una partita dalla grande determinazione e convinzione. Nonostante nel primo tempo abbia giocato con un’intensità agonistica al di sotto delle partite precedenti, la squadra di Pioli è riuscita comunque a sbloccare il risultato prima dell’intervallo con Lulic. Un gol che ha portato una nuova iniezione di fiducia nei ragazzi, che sfruttando l’eu stress (stress positivo) generato sono rientrati in campo con una nuova energia, voglia e convinzione di poter chiudere l’incontro. Ci hanno provato, gestendo il possesso palla e con alcuni cambi del tecnico orientati non alla gestione del vantaggio, ma alla ricerca del gol che avrebbe chiuso la partita. Un blackout mentale, però, ha complicato tutto: l’espulsione di Cavanda con rigore per il Verona, un vero peccato visto come stava giocando il terzino. Neanche questo ha abbattuto la Lazio, che ha continuato a giocare e ad attaccare, senza risentire minimamente dell’inferiorità numerica e, soprattutto, senza che calasse la motivazione. Sintomo che il gruppo è pienamente cosciente della propria forza, dimostrando carattere e personalità.

INTER-SAMPDORIA 1-0

La partita la vince l’Inter, che però è ancora molto lontana dall’aver risolto i suoi problemi. Il gol su rigore di Icardi in chiusura di gara non cancella le tante (troppe) occasioni sprecate in precedenza, con la Sampdoria che con un po’ di precisione in più avrebbe anche potuto passare in vantaggio. Non può essere solo un caso che un giocatore come Palacio sbagli da due passi, non è da lui. Rappresenta alla perfezione lo spirito di una squadra, bloccata mentalmente quando arriva sul più bello. Perché l’Inter crea tanto, ma quando arriva sul punto di fare gol è come se gambe e testa si allontanassero dai giocatori, frenati dalla “paura” di sbagliare. La squadra appare tesa, così come il suo allenatore. Anche questa volta sono state le individualità a risolvere i problemi. Ma per giocare a “mente libera” serve molto di più.

GENOA-JUVENTUS 1-0

Brutta Juve, quasi irriconoscibile. Dopo la prima parte della nuova gestione Allegri giocata ad alti livelli (forse sull’onda lunga della scorsa stagione), adesso iniziano a vedersi le prime crepe generate dal cambio di allenatore. Sembra quasi che la squadra abbia esaurito le proprie risorse e la caratterista “fame”, quelle che con Conte venivano portate all’esasperazione in ogni gara. Contro il Genoa, invece, la squadra bianconera si è limitata a subire la pressione degli avversari, che hanno giocato al massimo, correndo su ogni pallone e impedendo agli juventini di giocare. Una situazione anomala, che ha destabilizzato mentalmente i campioni d’Italia in carica. E così si sono buttati in avanti, ma al primo errore in pieno recupero è stato il Genoa a colpire. Una beffa, vera e propria. Che ha lasciato tanta rabbia nei giocatori e che Allegri potrà cercare di incanalare nel verso giusto. Perché queste sconfitte, a volte, possono essere “benedette sconfitte” e tramutarsi in un nuovo punto di partenza.

ROMA-CESENA 2-0

Basta una Roma a metà per battere il Cesena. Garcia voleva a tutti i costi la vittoria, ma con la mente già proiettata alle prossime due partite con Napoli e Bayern. Ecco perché si è vista la solita partenza a razzo, con Destro che sblocca il risultato dopo pochi minuti. La differenza con le volte precedenti è che i giallorossi, consapevoli della loro forza e del divario con il Cesena, abbiano quasi mollato del tutto la presa. Troppo appagati e il rischio che anche la mente dei giocatori si proiettasse alle prossime partite era evidente. Gli avversari hanno provato ad approfittarsene affacciandosi in avanti, Garcia se ne è accorto. Il tecnico della Roma ha richiamato i suoi ragazzi all’ordine, cercando di riportare alta la tensione e facendo alcune sostituzioni per smuovere la squadra. Dopo i suoi continui richiami è arrivato il gol di De Rossi e il primo posto in classifica, con il minimo sforzo.

LE PAGELLE

ROMA 6,5

LAZIO 6,5

INTER 6

JUVENTUS 5