Della Corte: è stato il lancio più difficile nello stadio Olimpico

Di Padre in figlio, i Paracadutisti hanno sfidato le condizioni avverse
27.05.2016 05:48 di Alessandro Pizzuti   vedi letture
Fonte: S.S. Lazio Paracadutismo
Della Corte: è stato il lancio più difficile nello stadio Olimpico

Questo per me è stato il diciassettesimo lancio nello Stadio Olimpico… avrebbe dovuto essere probabilmente il più facile, vista l’esperienza, ma in realtà è stato il più difficile di tutti. Il vento teso che soffiava sulla città di Roma da diverse ore da ovest ad una velocità tra i 15 e i 25 nodi remava decisamente contro il team della SS Lazio Paracadutismo che, seppur composto da atleti di caratura mondiale, esitavano nel prendere la decisione finale… regalare o no l’emozione del lancio al popolo bianco celeste in festa?

Durante i lanci di prova le turbolenze create dal vento che sbatteva contro la collina di Monte Mario ci hanno dato non poco filo da torcere, tuttavia, imperterriti abbiamo continuato l’allenamento senza mai perdere la speranza di effettuare il lancio serale. Certo, la sorpresa che avremmo voluto fare atterrando con delle spettacolari bandiere al seguito era fortemente compromessa ma tenendoci in contatto con gli uomini Radar di Roma ACC e di Urbe Torre dell’Enav che ci informavano della situazione del vento in quota e a terra, abbiamo continuato a sperare di potercela fare!

Alle 19.30 eravamo pronti ad imbarcarci sull’elicottero poiché il lancio quello ufficiale era previsto per le 20.00 ma siamo stati avvisati che il vento era aumentato con raffiche che sfioravano i 30 nodi!!! Prontamente abbiamo avvisato i nostri uomini in campo visto che l’evento aveva già avuto inizio e lo stadio si stava popolando di migliaia di Laziali che ci attendevano con il naso all’insù… Decisione presa: si ritarda 30 minuti poichè il vento è solito placarsi un po’ durante il tramonto ma le bandiere, ahimè, rimangono a terra.

Il resto, da ieri rimane scritto nella storia della Lazio. Alle 20.30 siamo usciti dall’elicottero sulla verticale dello Stadio Olimpico con 50 mila persone che ci guardavano e, nonostante il vento che avrebbe voluto – quasi per forza – spingerci fuori campo, siamo atterrati nello Stadio per dare ancora una volta l’emozione degli “uomini aquila” a tutto il popolo bianco celeste!!! La sorpresa? Le spettacolari bandiere…? …non temete Laziali… sarà per la prossima occasione!!!!

Devo personalmente ringraziare tutti coloro che hanno permesso tutto ciò. In primis il “grande capitano” Pino Wilson e il mitico Giancarlo Oddi, ideatori di questo bellissimo evento “di Padre in Figlio”, che spero davvero si trasformi in una ricorrenza, e che ci hanno fortemente voluto con loro; tutta l’ENAV e in particolare Roma Radar e Urbe Torre per il grande supporto tecnico - operativo; l’EUROTECH, nostro partner aeronautico, e i suoi “manici” di piloti elicotteristi; la nostra federazione Aero Club Italia che ci supporta sempre; il CONI SERVIZI per il grande supporto logistico; la Direzione Aeroportuale di Roma Ciampino di ENAC; lo Staff della SS Lazio Paracadutismo che mi supporta (e sopporta!) in ogni evento. 
Last but not least... i tre grandissimi atleti paracadutisti che mi hanno accompagnato in questo mio diciassettesimo lancio nell’Olimpico: il plurimedagliato e Campione del Mondo di Precisione in Atterraggio 2010 nonché atleta della nazionale Giuseppe Tresoldi con 18.000 lanci all’attivo e al suo esordio nello Stadio Olimpico di Roma; il romanissimo Claudio Carbone, 3000 lanci all’attivo, campione italiano di Precisione in Atterraggio 2011, atleta del Centro Sportivo Carabinieri, colui che ha portato nell’Olimpico la bandiera bianco celeste all’evento “di Padre in Figlio” 2014; Michele Pinna, Miky Sky per gli amici, grande paracadutista romano con 3000 lanci all’attivo e diverse manifestazioni nei cieli di Roma tra cui, anche per lui, di Padre in Figlio 2014. Infine un grazie speciale al meraviglioso popolo Bianco Celeste.

Con il cuore, il vostro paracadutista Carmine Della Corte… Lino per gli amici.