Lazio habitué del fotofinish: dallo scudetto del 2000 alla doppia beffa Champions

Novanta minuti per sognare la Champions. Lazio e Napoli si affrontano domani sera allo stadio San Paolo per conquistare il terzo posto e l'accesso ai preliminari di Champions League. I bianocelesti e gli azzurri sono separati in classifica da tre punti e alla squadra di Pioli basterebbe anche un pareggio. Entrambe, però, ci credono e sperano nel colpaccio. Tutto si deciderà all'ultima giornata, un po' come insegna la storia della Lazio. Come riportano le edizioni odierne de Il Tempo e de La Gazzetta dello Sport, è la ventinovesima volta - dal 1929/30, anno in cui nacque la Serie A - che la prima squadra della Capitale ha un obiettivo in ballo negli ultimi novanta minuti. In quattro volte occasioni è stato in ballo lo scudetto, a partire dal 1973, quando con  Maestrelli in panchina le aquile caddero proprio a Napoli. Nel 1998/99 non bastò la vittoria sul Parma perché il Milan espugnò Perugia. Dodici mesi più tardi la gioia più grande con il secondo titolo conquistato grazie al ko della Juventus al Curi. La quarta volta è quella più dolorosa perché a festeggiare il titolo fu la Roma di Fabio Capello. All’ultima giornata si sono decise anche 6 promozioni e 12 retrocessioni, mentre sei volte la Lazio si è giocata l'Europa nell'atto conclusivo. La prima volta nel 1937, quando volò in Coppa Europa grazie ad un secondo posto. Nel XXI secolo c'è il famoso 5 maggio del 2002, con Zaccheroni in panchina la Lazio vinse 4-2 con l'Inter scippando il settimo posto al Bologna, ma soprattuto togliendo il tricolore ai nerazzurri. Gli ultimi due attacchi alla Champions, invece, sono andati male: non per colpa della Lazio, che superò Lecce e Inter, ma per merito dell’Udinese, che vinse lo sprint pareggiando col Milan e vincendo a Catania. È ora di invertire questa tendenza.