IL PRECEDENTE - Le BR, due gol e una bomba: Lazio-Verona nel 1982

11.02.2016 14:00 di Francesco Bizzarri Twitter:    vedi letture
Fonte: Francesco Bizzarri - Lalaziosiamonoi.it
IL PRECEDENTE - Le BR, due gol e una bomba: Lazio-Verona nel 1982

Come dire, ‘o la va o la spacca’. L’Hellas Verona è a Roma per mettere tutto in campo e inseguire quel sogno chiamato salvezza. Sono 15 i punti fin qui raccolti dalla squadra di Mandorlini prima, di Del Neri dopo. Davanti ci sarà una Lazio ferita, abbacchiata, che con l’inizio del 2015 ha già capito che questo sarà l’ennesimo anno di transizione. Con una meta difficile, quella della zona Europa, e con il testa anche la sfida di giovedì prossimo contro il Galatasaray. Pioli metterà in campo la formazione migliore, Del Neri farà lo stesso e si gioca tutto con l’attacco pesante, Toni e Pazzini, più di 400 gol in due. Come andrà a finire?

DUE GOL, UN BOATO - Campionato di Serie B, giornata numero 16, è domenica 3 gennaio 1982. All’Olimpico la Lazio di Castagner ospita il Verona di Bagnoli. Tra i biancocelesti vi sono ancora alcuni campioni dello scudetto del 1974: c’è Pulici  tra i pali che gioca titolare così come D’Amico, con Garlaschelli in panchina. L’Italia sta attraversando un periodo di transizione: le Brigate Rosse stanno finendo il loro effetto, ma in giro per il Bel Paese si sentono ancora gli ultimi colpi. Un’auto riempita di dodici chili di polvere da mina è stata parcheggiata davanti alle mura del carcere di Rovigo. L’esplosione incredibile che serve a creare un buco enorme nella recinzione muraria, sarà il passaggio per la fuga delle brigatiste di Prima Linea Susanna Ronconi, Marina Premoli, Loredana Biancamano e Federica Meroni. L’azione terroristica, guidavate da Sergio Segio, ha il suo effetto ma soprattutto uccide Angelo Furlan, un passante che portava a spasso il cane colpito da un pezzo di pietra. L’opinione pubblica si interroga, il calcio però non si ferma. Il primo tempo di quel Lazio-Verona è privo di emozioni. Serve la ripresa per svegliare i biancocelesti. Castagner inserisce Badiani per Sanguin, Vagheggi per Speggiorin. Proprio in quel minuto, al 55', D’Amico mette dentro il pallone del momentaneo vantaggio di testa. La squadra di è trasformata, finalmente quella formazione sconclusionata dei primi 45’ si è ripresa ed è tornata a macinare gioco. All’81 con Vagheggi, ecco il raddoppio che fissa il risultato sul 2-0. I tifosi laziali sperano che anche questa volta possa andare così, visto che la squadra di Pioli ha il maledetto vizio di svegliarsi sempre nel secondo tempo. Alla fine poi, contano i tre punti.

"Non esiste profilo di un attentatore suicida, può avere nove o novantanni, maschio o femmina, essere laureato o analfabeta. La sola cosa che hanno in comune è che non hanno paura di morire. Il che vuol dire che o sono fanatici per una causa o non hanno niente per cui vivere”.
Tobin, dal film “The Interpreter”.

Il consiglio musicale: “Bomba o non bomba/Giulia - Antonello Venditti (Album: Sotto il segno dei pesci, 1978. Philips).