ESCLUSIVA Radiosei - Cana: "Il 26 maggio avevamo il sentore di aver già vinto. Tare? Sarà dirigente dell’Albania..."

Pubblicato ieri alle 20.30
27.05.2016 07:40 di Saverio Cucina   vedi letture
Fonte: Lalaziosiamonoi.it
ESCLUSIVA Radiosei - Cana: "Il 26 maggio avevamo il sentore di aver già vinto. Tare? Sarà dirigente dell’Albania..."
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© foto di Federico Gaetano

Giornata di celebrazione e ricordi in casa Lazio. Tra i protagonisti di quel 26 maggio, spiccava per personalità e attaccamento alla maglia anche Lorik Cana, capitano della nazionale albanese e oggi in forza al Nantes. Raggiunto dai microfoni di Radiosei, l’ex 27 biancoceleste ha ripercorso i momenti salienti della sua carriera nella Capitale, partendo anche dalla perle realizzate con l’aquila sul petto: “Non ho fatto tanti gol con la Lazio, ma quelli realizzati erano tutti belli. Quello con la Fiorentina poi il migliore. Il 26 maggio è stata un’emozione enorme. Tutti eravamo consapevoli del momento storico che stavamo vivendo. L’approccio a quella partita fu molto pesante e averla vinta è stato davvero fantastico. Quando giochi una finale un po’ di paura può esserci. Quella gara è sempre stata particolare. Un derby lo è di per sé. Noi l’avevamo preparata bene soprattutto a livello mentale. Eravamo veramente concentrati e focalizzati su come avremmo potuto vincere. Avevamo il sentore di aver già vinto quella partita".

SUL MOMENTO LAZIO –Non è semplice la piazza di Roma. Quando le cose vanno bene non c’è posto più bello dove giocare, quando invece vai male tutto si vive in modo più drastico. Al di là di tutto, auguro sempre il meglio a questa società. Prandelli? Lo conosco solo per il suo percorso con la Fiorentina e nella Nazionale. Non diventi ct dell’Italia per caso. È molto preparato e penso che lui meriti la Lazio, così come la Lazio meriti un allenatore come lui”.

L'EMOZIONE DEL PRIMO EUROPEO – “Teniamo molto a questo Europeo. Per noi è qualcosa di nuovo, abbiamo la fortuna di avere un mister (De Biasi, ndr) che conosce bene il gruppo e ci siamo messi alle spalle le pressioni negative. Tutti ci davano per sfavoriti e invece ce l’abbiamo fatta. Siamo orgogliosi di rappresentare i nostri tifosi e di poter giocare questa competizione. Un sogno che diventa realtà”.

CONSIGLI PER GLI ACQUISTI: RASHICA, AJETI E… BEN ARFA – Milot Rashica è stato chiamato da poco in nazionale. Ha qualità incredibili, brevilineo e dinamico. Ama puntare gli avversari e spaccare in due le difese. Deve migliorare sicuramente ma ma ha un futuro certo. Di Ajeti invece posso soltanto parlarne bene. Ha avuto un po’ di difficoltà all’inizio col Frosinone, ma poi ha saputo esprimersi. Ha un buon piede e ha giocato molto anche in nazionale. Sono sicuro troverà una squadra dove continuare a crescere. Ben Arfa? Sono stato suo capitano. Lo conosco anche personalmente. È uno dei più forti che abbia mai visto, quando sta bene non puoi fermarlo. In alcuni momenti è stato un fuoriclasse poi si è un po’ perso. Ora spera di rientrare tra i convocati della Francia. Potrebbe giocare in qualsiasi club al mondo. Difficile però che vada alla Lazio perché ha un ingaggio molto alto”.

BERISHA VAI A GIOCARE!” – “Etrit è molto cresciuto da quando è alla Lazio. A Roma ha dimostrato le sue qualità ma in nazionale da tempo ha la fiducia totale di tutti. È uno dei protagonisti della nostra impresa. Alla Lazio non era semplice imporsi, c’è Marchetti che è uno dei migliori portieri italiani. Quando è stato chiamato però ha sempre fatto il suo. Ora è giunto il momento che la società lo lasci andar via per poter giocare di più”.

FUTURO IN ALBANIA PER TARE? - "Abbiamo già molte questioni in ballo ora. In primis il dilemma del Kosovo che come squadra è stata accettata dalla Fifa e considerando che molti di noi siamo albanesi di origine kosovara sarà importante come da affrontare come tema. Igli è un mio amico, uno dei primi albanesi arrivati a questi livelli come dirigente. La crescita dell’Albania è anche merito suo. Alla Lazio non è semplice lavorare, Roma da questo punto di vista ha lati positivi ma anche negativi. Lui però ha un’esperienza sufficiente per poter portare avanti anche il nostro calcio a livello federale, e credo possa avere questa opportunità in futuro”.

AUGURI BIANCOCELESTI - “Mi considero fortunato per aver giocato nella Lazio e sono ancora molto affezionato a questi colori. In Inghilterra tifo Sunderland, in Turchia Galatasaray, in Francia Marsiglia anche se ho giocato pure con il PSG. Alla Lazio sono stati quattro anni difficili ma anche molto belli e intensi. Auguro solo il meglio a questa squadra. Si è sempre rialzata e lo farà ancora. Saluto tutti i tifosi e rinnovo ancora gli auguri per i tre anni dal 26 maggio. Nei momenti difficili ci sono sempre stati. Non dimenticherò mai Olympia sotto la curva durante i festeggiamenti della Coppa Italia. Davvero un momento indimenticabile”.