ESCLUSIVA - L'ex ds Regalia: "Giusto dare fiducia a Tare! Esonero Pioli? Solo chiacchiere..."

Pubblicato ieri alle 18.10
26.11.2015 06:52 di Davide Capogrossi Twitter:    vedi letture
Fonte: Davide Capogrossi - Lalaziosiamonoi.it
ESCLUSIVA - L'ex ds Regalia: "Giusto dare fiducia a Tare! Esonero Pioli? Solo chiacchiere..."
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"Le parole mi interessano poco, contano gli atteggiamenti". Stefano Pioli chiarisce alcuni punti nella conferenza stampa che precede il match di Europa League contro il Dnipro. Il gruppo sta lavorando in ritiro da un paio di giorni: un'occasione per guardarsi in faccia, confrontarsi e superare i problemi. Il tecnico biancoceleste vuole i fatti, le cattive intenzioni, nell'accezione positiva del termine. La squadra grintosa, aggressiva, tenace e mai doma che aveva incantato lo Stivale intero appena un calendario fa. Il test con la compagine ucraina rappresenta un primo verdetto importante, la palla passa ai ragazzi. È un crocevia fondamentale per la stagione ma anche per l'esperienza di Pioli nella capitale. La redazione di lalaziosiamonoi.it ha intervistato in esclusiva Carlo Regalia, direttore sportivo della Lazio dal 1986 al 1992. Gli anni del -9 e della difficile risalita che ha anticipato il decennio di successi della presidenza Cragnotti. Chi meglio di lui può analizzare lucidamente il delicato momento della squadra di Pioli.

La notizia di giornata è il rinnovo di Igli Tare fino al 2018, giusto confermargli la fiducia?  "Sono anni che lavora lì, i suoi sforzi sono stati apprezzati dalla società. La Lazio è migliorata di stagione in stagione, al di là di questo periodo difficile".

A gennaio dovrà rinforzare la squadra con un budget ridotto e una rete di scout poco estesa. "Non conosco la situazione della Lazio sotto quest'aspetto. Se vuole rinforzarsi in difesa  non dovrà prendere una speranza ma un giocatore già affermato. Sono reperibili in giro, non c'è bisogno dello scout. Un nome? Non so che tipo di giocatore voglia Pioli, penso che il mister abbia le idee chiare, serve un giocatore affermato".

Intanto si parla già di Pioli sulla graticola, accostando alla Lazio i vari Lippi, Mazzarri e compagnia. Non le pare un po' ingeneroso nei confronti del tecnico? "Sono solo chiacchiere, mi rifiuto di credere che la Lazio sia intenzionata a cambiare allenatore. Ha dimostrato di essere un ottimo tecnico anche prima di approdare alla Lazio. È una persona seria e preparata, quest'anno è in difficoltà ma ha solo un punto in meno rispetto alla scorsa stagione, quando arrivò terzo. Andiamo adagio a dichiarare il campionato della Lazio fallimentare, i conti si fanno alla fine. Penso che abbia dato dimostrazione di essere all'altezza della situazione".

Di chi sono dunque le colpe? "Non saprei, nell'arco di un campionato ci sono questi periodi ma sono certo che la Lazio verrà fuori da questa situazione e tornerà ai livelli della passata stagione. Quando Pioli avrà a disposizione tutti i giocatori i risultati arriveranno".

Il Real Madrid ha preso le difese di Benitez dopo la batosta nel clasico contro il Barcelona.  La Lazio intesa come società invece non si è schierata in una settimana controversa a livello mediatico. "Ogni società ha la sua storia. Il Real Madrid ha preso una brutta batosta in casa, in un incontro tra squadre competitive e rivali da una vita. Ha fatto molto clamore. Non credo che la Lazio abbia messo in discussione Pioli, ho una grande stima di questo allenatore. Sta lavorando bene, riuscirà a raddrizzare la barca".

Lei è stato direttore sportivo della Lazio negli anni più difficili: la banda dei -9, la complicata risalita. A quel tempo ogni giocatore mostrava attaccamento alla maglia, oggi la Lazio sembra quasi un trampolino di lancio verso realtà più ambiziose. "I discorsi sullo scarso impegno dei giocatori vengono fuori sempre quando c'è un periodo negativo. Il gruppo è lo stesso dello scorso anno quando si piazzò terzo in campionato. Non credo che non ci sia un impegno totale. Nella mia Lazio ci siamo trovati in una situazione disastrosa, in estate ci fu il cambio di società, poi i punti di penalizzazione. Tante situazioni che hanno creato, nella difficoltà, un affiatamento tra squadra e tifosi che è irripetibile. Lo dimostrano i 25mila tifosi venuti a Napoli per lo spareggio con il Campobasso, un rapporto diretto con la squadra".

Domani contro il Dnipro può arrivare la qualificazione anticipata al prossimo turno di Europa League. Può essere una cura ai mali della squadra? "I risultati servono per convincere i giocatori che le possibilità ci sono. Sarebbe importante vincere, si calmerebbero le critiche e alla squadra farebbe bene. Ci sarebbero riflessi positivi anche in campionato, non c'è dubbio".