Bizzarri fra ricordi e riscatto: "Sono orgoglioso di aver conosciuto il mondo Lazio!"

25.04.2015 08:15 di Claudio Cianci   vedi letture
Fonte: Claudio Cianci-Lalaziosiamonoi.it
Bizzarri fra ricordi e riscatto: "Sono orgoglioso di aver conosciuto il mondo Lazio!"
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© foto di Federico De Luca

Trentasette anni e non sentirli, con il desiderio di mettersi sempre in discussione. Qualcuno lo ritiene ancora molto affidabile dalle parti di Verona, sponda Chievo. Albano Bizzarri è diventato il portiere titolare degli scaligeri dopo un paio di mesi. Una sola presenza con il Genoa la scorsa stagione (in occasione della sconfitta della Lazio a Marassi per 2-0), nell'annata in corso sta vivendo una seconda giovinezza e lo rivela ai microfoni de Il Corriere dello Sport: “Verona è una città bellissima. Non la conoscevo, ma qui la qualità della vita è davvero molto alta”. L’estremo difensore poi fa un’analisi sulla partita di domenica che lo vedrà nuovamente sfidare la Lazio: “Prima di tutto una partita molto difficile, perché i biancocelesti stanno attraversando forse il miglior momento dell’era Lotito. Se giocherò avrò sicuramente tanto lavoro da fare…”. Per l’argentino aver indossato i colori biancocelesti è motivo di grande vanto: “Sono orgoglioso di aver vissuto quel mondo e di averlo conosciuto a fondo. I primi due anni (2009-2011, ndr) non sono stati semplici, gli altri invece li porto con me come bei ricordi anche perché nella seconda fase ho “partecipato” di più. In generale con l’ambiente biancoceleste ho scoperto un universo fatto di passione, di tifosi che vivono per questo grande club ventiquattro ore al giorno”. La realtà del Chievo Verona, per Bizzarri, è molto differente da quella laziale: “Beh, prima di tutto con il Chievo si lotta per mantenere la categoria e quindi si tratta di una realtà differente. Anche qui però, pur se con numeri molto più piccoli, i tifosi riescono ad essere molto vicini alla squadra. Sono consapevoli che nella storia del club gialloblù si sta vivendo un’epoca d’oro e allora vogliono sempre dare il loro contributo alla causa più importante che è sempre la salvezza”. Per il classe ’77 la piazza di Roma è uguale a tante altre, non ritiene che sia più difficile da vivere rispetto alle altre grandi squadr del globo: “E’ difficile come lo è in qualsiasi altra grande piazza del mondo. Nulla di più”. Domani incontrerà nuovamente il suo passato, difficile nascondere le emozioni: “Al di là di tutto so già che vivrò delle sensazioni particolari. Ritroverò tanti vecchi compagni, da Ledesma e Radu fino a Lulic, Mauri, Klose, Marchetti. E non solo giocatori, ma anche massaggiatori, accompagnatori, addetti ai lavori, gente che lavora con la Lazio. Quando vivi l’Olimpico una volta a settimana per quattro anni qualcuno lo conosci… Con i compagni ho condiviso tanto, dallo spogliatoio ai viaggi in Europa. E poi arriva il giorno che te ne vai e, con un po’ di tristezza, ti rendi conto che sono passati quattro anni”. Bizzarri ricorda con particolare affetto due momenti della sua carriera con l’aquila sul petto: “Quando ho giocato e vinto con l’Inter per 3-1 raggiungendo l’Europa League in un Olimpico pieno, e poi, soprattutto, il 26 maggio… Lì ci siamo resi conto quanto contava quel derby per il popolo laziale”. Poi sulla lotta al secondo posto: “Credo che, visto il momento e lo stato delle due squadre, la Lazio abbia più chance di poterla spuntare. Arriva allo sprint in una condizione migliore, può farcela”. In chiusura un ricordo spiacevole con la Lazio: “Non voglio assolutamente fare polemica con nessuno. Ma ci fu un anno in cui fui relegato al ruolo di terzo e mi dissero che non avrei potuto lottare per il posto in campo perché doveva giocare Muslera. Quando è così è dura mettersi a lavoro tutti i giorni. Ma ripeto, lo dico senza voler fare polemica con nessuno”.