Biglia si prende la Lazio: contro il Verona 100 passaggi riusciti per l'argentino

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La sua rincorsa è cominciata quest'estate, dopo la sconfitta nella finale del Mondiale contro la Germania. Quel giorno Lucas Biglia ha capito che per provare a dimenticare, almeno in parte, quella batosta doveva prendere in mano il centrocampo della Lazio. Il primo anno all'ombra del Colosseo, l'argentino, pagando colpe forse non sue, non aveva convinto tutti.  Serviva così un nuovo allenatore per portarlo al top con l'aquila sul petto, uno che nella sua carriera da mister ha sempre avuto dei mediani come registi, Stefano Pioli. L'emiliano non si è fatto sfuggire la classe del Principito, l'ha piazzato nel cuore del suo gioco e l'ex Anderlecht non l'ha deluso. Non a caso, come si legge sulle pagine odierne de la Gazzetta dello Sport, la ruota ha iniziato a girare quando sono tornati in campo lui e Mauri, quello è stato il vero decollo biancoceleste. Per capirlo basta analizzare i numeri di Biglia in Verona-Lazio, come riporta il Corriere dello Sport: cento passaggi riusciti e 31 palloni recuperati, cifre da capogiro. Lo stesso aveva fatto nelle gare contro Fiorentina e Torino, quando aveva messo lo zampino nel gol di Djordjevic e trasformato al meglio una punizione dal limite. Con il biondo argentino in campo la Lazio ha perso solo una volta (a San Siro), visto che nel ko contro il Genoa il numero 20 è uscito per infortunio sullo 0-0 e contro l'Udinese era assente. Ha sempre detto di ammirare Pirlo, ora lo può scalzare dal trono dei più forti centrocampisti della Serie A e non solo. La sconfitta contro la Nazionale di Klose  e compagni diventa un ricordo sempre più lontano.