FOCUS - Il Grenal di Lucas, la fame di Luis: la prima volta di Leiva e Nani nel derby della Capitale

18.11.2017 08:00 di Valerio De Benedetti Twitter:    vedi letture
Fonte: Lalaziosiamonoi.it
FOCUS - Il Grenal di Lucas, la fame di Luis: la prima volta di Leiva e Nani nel derby della Capitale
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© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

Il bianco e il celeste da una parte, il giallo e il rosso dall'altra. Roma si divide in due, e si veste di questi colori, sfoggiando il suo abito migliore per l'occasione. È la settimana del derby, manco a dirlo. Se ne parla da mesi, e se ne continuerà a discutere ancora a lungo. Perché per quanto dir se ne voglia, la stracittadina rimarrà sempre la partita più sentita dell'anno, che sia la più importante o meno della stagione. Due universi paralleli, troppo distanti fra loro. Lazio e Roma sabato scenderanno in campo all'Olimpico pronte a darsi battaglia. Mai dopo undici giornate (entrambe hanno una gara in meno da recuperare), così vicine e così in alto. Da una parte Inzaghi, al suo quinto derby da quando guida la Lazio, dall'altra Di Francesco alla sua prima volta da allenatore. Entrambi però, sanno bene quanto conti questa gara. L'hanno vissuta da avversari sul campo, adesso si ritrovano sfidanti in panchina. 

IL BATTESIMO DI LEIVA E NANI - La Lazio rispetto alla scorsa stagione ha cambiato volto ma non mentalità. Fuori Biglia e Keita, dentro Leiva e Nani. Giocatori d'esperienza, leader in mezzo al campo, abituati da sempre a partite del genere. "Lucas, Luis, mi raccomando il derby", le prime parole dei tifosi al loro sbarco nella Capitale. Frasi di rito per chi sceglie di vestire la maglia biancoceleste o quella giallorossa. Adesso quel momento è arrivato. Inzaghi punterà su di loro ancora una volta. Il brasiliano partirà senza dubbio dal primo minuto, il portoghese invece, si farà trovare pronto a gara in corso per dar manforte ai suoi compagni. E i tifosi della Lazio gongolano pensando a loro, che in tre mesi sono riusciti a far dimenticare i propri predecessori, che ad oggi, rappresentano solamente un lontano ricordo. Il cambio di marcia è stato evidente. Perché la qualità conta, ma l'esperienza è fondamentale in partite di questo calibro. La Lazio non ha più paura delle big, e questo lo deve un po' anche a loro.

IL GRENAL DI LUCAS - Il derby di Roma è una partita unica, difficilmente paragonabile a qualsiasi altra sfida. Ma anche quello di Liverpool non scherza per intensità e per importanza. Il brasiliano ne ha già 17 sulle spalle nei suoi trascorsi con la maglia dei Reds. Ben nove le vittorie, sei i pareggi, soltanto due le sconfitte contro l'Everton. Nessun gol messo a referto, ma il suo compito non è mai stato quello di essere decisivo in fase realizzativa. Lui difende, interrompe trame di gioco, ruba palloni e fa ripartire i suoi. A segnare e a prendersi la scena poi, ci hanno pensato altri. Questo sarà il suo "Grenal", il nome con cui i brasiliani hanno soprannominato la stracittadina fra il Gremio, squadra con cui ha esordito fra i professionisti, e l'Internacional, l'altra società di Porto Alegre

LA FAME DI LUIS - "Ho vissuto i derby a Manchester, Lisbona e Istanbul. Dappertutto è così, ma quello di Roma mette i brividi". Parlava così qualche giorno fa Luis Nani. Una gara attesa, in cui spera di essere decisivo, che per l'appunto mette i brividi, ma non lo spaventa. Lui, una Champions League e un Mondiale per Club con il Manchester United, fresco vincitore dell'Europeo con il Portogallo, 112 presenze e 24 gol con la maglia della Nazionale, è l'uomo giusto per partite e palcoscenici così. In carriera ne ha calcati parecchi, eppure ha ancora fame e voglia di vittorie. La stessa che lo ha contraddistinto in questi anni pieni di gioie e soddisfazioni. La Roma l'ha già affrontata in Champions con la maglia dei Red Devils. Due assist in due partite, il primo nell'ottobre del 2007 per il gol partita di Rooney, il secondo da corner per la testa di Pique. Ma stavolta sarà tutta un'altra cosa. Partirà dalla panchina, ma di certo non resterà a guardare. I campioni in partite così si esaltano, e lui vuole essere protagonista. Ancora una volta...