Una manita per volare agli ottavi: la Lazio asfalta la Steaua con un super Immobile

22.02.2018 20:50 di  Saverio Cucina  Twitter:    vedi letture
Fonte: Saverio Cucina - Lalaziosiamonoi.it
Una manita per volare agli ottavi: la Lazio asfalta la Steaua con un super Immobile
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Cinque gol per scacciare una paura mai realmente esistita. La Lazio strappa la qualificazione agli ottavi asfaltando 5-1 la Steaua in una gara davvero a senso unico. Trascinatore indiscusso ancora Ciro Immobile, autore dell'ennesima tripletta stagionale, accompagnato dalle giocate di Don Luis Alberto e di un Felipe Anderson finalmente travolgente. Ora uno sguardo al sorteggio e poi subito al campionato.

NOVITA' IN DIFESA - Wallace non è convocato, è' Patric allora la sorpresa dell'ultima ora di Inzaghi: lo spagnolo completa il pacchetto dei centrali insieme a de Vrij e Caceres. Mini turnover a centrocampo con Milinkovic che resta in panchina e Luis Alberto leggermente arretrato per far spazio a Felipe Anderson vicino ad Immobile. Basta e Lulic le frecce scelte questa sera per insidiare la Steaua. Stessi undici dell'andata per gli uomini di Dica, con la sola eccezione di Nedelcu che rileva lo squalificato Pintilii.

IMMOBILE ROMPE IL GHIACCIO - Partenza sprint per i biancocelesti, che terrorizzano subito la difesa ospite con una grande accelerazione di Felipe Anderson, bravo a servire Immobile in profondità, il quale non è altrettanto lucido sotto porta, e a tu per tu con Vlad spedisce il pallone a lato. Questione di centimetri, perché il bomber partenopeo si riscatta al minuto 9: cross di Lulic dalla destra, Ciro anticipa anche Basta e Parolo e con una cannonata di destro piega le mani a Vlad. 1-0, paura sventata e gara in discesa.

LA PROVVIDENZA - La Steaua non ci sta e pochi minuti dopo sfiora il pareggio con una grande giocata sull'asse Budescu-Gnohere, con il fantasista rumeno abile poi ad inserirsi senza palla e calciare al volo, senza però trovare lo specchio. Piccolo brivido che scuote ulteriormente la Lazio che torna subito a premere sull'acceleratore. La grande chance per il raddoppio arriva sui piedi di Parolo, che imbeccato da Lulic si lascia ipnotizzare da Vlad. Scorrono i minuti, la Lazio vuole il bis per completare la rimonta, ma sale anche il nervosismo: prima Basta poi Immobile entrano nel taccuino del troppo severo arbitro Vincic, che ammonisce i due per proteste. Caceres dà forfait per una contusione al ginocchio, al suo posto c'è Bastos. Un cambio provvidenziale, perché sarà lo stesso angolano al minuto 36' a trovare il tanto atteso gol del raddoppio, spingendo in rete di testa un cross su angolo di Luis Alberto. Esulta la Lazio, braccia al cielo anche per Inzaghi, che sotto la pioggia sfoga tutta la sua tensione. Ora i suoi hanno la qualificazione in mano.

SUL BAGNATO E SUL VELLUTO - La pioggia continua ad annaffiare l'Olimpico, ma la Lazio non si ferma. Felipe cerca gloria e sul finale di tempo scalda i guantoni a Vlad con tiro dal limite dell'area. L'estremo difensore rumeno però non può nulla un minuto più tardi, quando il brasiliano serve ancora Immobile che col piattone sigla il tris. Squadre a riposo e Lazio in paradiso. La festa prosegue poi nella ripresa, con il meritato ritorno al gol di Felipe Anderson, che cala il poker con un'azione personale palla al piede, culminata con un tiro preciso alla destra di Vlad. Cala il gelo sull'Olimpico, ma solo sotto il profilo climatico. Ora è tutto facile e Felipe si riprende la scena con la sua specialità: palla incollata al destro e solita cavalcata sulla sinistra. Sul lato opposto c'è Immobile, che dopo aver ricevuto l'ennesimo cioccolatino dal brasiliano si concede anche il lusso di mettere a sedere portiere e difensore, prima di insaccare il pallone della manita. Nel finale entra Caicedo al posto di un acciaccato Felipe, che si prende anche la meritata standing-ovation. Lo Steaua è al tappeto, ma nel finale trova comunque la forza di reagire sempre con Gnohere, che servito da Coman vince un rimpallo con Strakosha e con una mano furtiva sigla il gol della bandiera. La Lazio cala comprensibilmente il ritmo negli ultimi minuti, sotto una pioggia davvero incessante. Missione compiuta, senza troppi patemi d'animo. La testa è già al sorteggio di domani.