LE PAGELLE - Caicedo dà la scossa, Immobile fulmina il Benevento. Leiva, altra categoria...

STRAKOSHA 5.5: Non ha colpe particolari, però prende due gol sui primi due tiri in porta: si fa sorprendere da Cataldi su punizione e nella ripresa fulminare dal destro di Guillherme. Per il resto guarda la partita da lontano. 

BASTOS 5.5: Insicuro anche contro l’ultima in classifica rimasta in 10 dopo pochi minuti. Sbaglia le cose più semplici, troppe ingenuità in 45’. Inzaghi lo toglie per cambiare modulo e aggiungere un uomo offensivo. 

Dal 46’ CAICEDO 7: Entra per dare la scossa, ci riesce timbrando con un mancino diagonale che non lascia scampo a Brignoli. La sua giocata è pesantissima perché ridà forza a una Lazio che era andata addirittura sotto. 

DE VRIJ 7: Una capocciata alla partita. I 3 punti li stampa con la fronte all’angolino: quinto gol in campionato, numeri da seconda punta o centrocampista offensivo. Se ne andrà a fine stagione, sta onorando la maglia e il suo nome.

LUIZ FELIPE 6: A tre o a quattro gioca con la stessa personalità. Migliora con il passare dei minuti, è veloce di testa e di gambe e permette alla Lazio di essere arrembante nell’ultima mezzora.

MARUSIC 6: Non è ancora quello di inizio stagione, che sprintava lasciando sul posto l’avversario di turno. Sta recuperando la condizione migliore.  

PAROLO 6: Non è sicuramente la sua migliore partita. É la mezzala con compiti difensivi e per questo si inserisce meno del solito. Non arriva in tempo a chiudere su Guillherme, che spara di prima per il 2-1 che illude il Benevento. Inzaghi gli risparmia l’ultimo quarto d’ora in vista delle prossime partite. 

Dal 74’ MILINKOVIC 6: Si sgranchisce le gambe in vista dell’Europa League. Era affaticato, la Lazio centra il bottino pieno nonostante la sua assenza dal blocco dei titolari.

LEIVA 8: Si conferma giocatore di una categoria superiore. Recupera un’infinità di palloni, uno di questi - su sponda sbagliata di Caicedo - consente allo stesso ecuadoriano di firmare il 2-2. Chiude il match con un destro forte e potente sotto l’incrocio. Fuoriclasse. 

LUIS ALBERTO 7.5: Dal suo piedino riparte la rincorsa Champions della Lazio: scavetto per Caicedo, poi subito dopo il corner vincente per la testa di de Vrij. Abbiamo perso i conti - li faremo a breve - di quante volte la Lazio abbia segnato da calcio da fermo grazie alle sue capacità balistiche. Sigla il 6-2 dal dischetto. Mica male. E oggi faceva la mezzala, mica il trequartista. La qualità non ha ruolo. 

PATRIC 6: Si fa fregare come un pollo dall’accelerazione di Lombardi: era appena passato a fare il terzino dopo il primo tempo da esterno. Meglio quando spinge per dare una mano alla fase offensiva, che quando deve occuparsi delle sortite avversarie. 

FELIPE ANDERSON 6.5: Quando l’interruttore è su ON non ce n’è per nessuno: filtrante al bacio per Immobile ed è 1-0. La pericolosità della squadra spesso dipende dalle sue giocate. Tipo la rabona con cui lancia Patric sulla fascia: in questo momento è imprescindibile, deve accendere una Lazio che a volte va in black-out. Chiude da capitano, è un bel riconoscimento. 

IMMOBILE 7.5: Col primo pallone toccato fa rimanere in 10 il Benevento: tocco sotto per costringere Puggioni a prenderla con le mani fuori dall’area. Poi riscappa in profondità per punire Brignoli: stop e tiro incrociato per il 25esimo gol in campionato. Il 26esimo nella ripresa la volata della tranquillità. E neanche brilla particolarmente: ma segna lo stesso, due volte, decisivo come sempre. 

Dal 74’ NANI 6.5: Entra con la voglia di spaccare il mondo. Ci prova su punizione, lascia con generosità il tiro dagli 11 metri a Luis Alberto. 

ALL. INZAGHI 7: Ne fa 6 al Benevento e accorcia in classifica sulla Roma. La sofferenza viene spazzata via da una mezz’ora finale di carattere. Inizia con una vittoria il tour de force di fine stagione. Avanti tutta.  

BENEVENTO (4-2-3-1): Puggioni 4.5; Letizia 5.5, Djimsiti 5 (Del Pinto 6), Tosca 5.5, Costa 5; Cataldi 6.5, Sandro 5; Lombardi 6.5, Guilherme 7, Djiuricic 5.5; Iemmello sv (Brignoli 5). All. De Zerbi 6.