ESCLUSIVA - Cristiano Sandri: "La Nord uno spettacolo intenso ed emozionante. Peccato per il finale..."

Otto angeli sotto al segno dell'aquila. La loro aquila. In alto la gigantografia di Gabriele, simbolo di gioventù, lazialità e liberta. Proprio come quell'aquila. Che poggia il volto esattamente su quello di Gabbo. In basso mamma Daniela guarda visibilmente emozionata, papà Giorgio di manifestazioni d'affetto del genere ci ha fatto il callo, ma lei no. "Stava difficilmente sulle gambe. Un'emozione forte", ci racconta in esclusiva a Lalaziosiamonoi.it, Cristiano Sandri. Insieme alle stelle del paradiso laziale (Piola, Lovati, Maestrelli, Fiorini, Chinaglia, Re Cecconi e Paparelli), c'era anche Gabbo: "Perchè Gabriele unisce. Non solo tante tifoserie italiane, ma anche quelle europee. È una delle soddisfazioni più belle". E poi quella scenografia della Nord: "L'emozione come ogni attestato di vicinanza che ci è stato tributato è stata indescrivibile. Gabriele a tutta curva con un tratto bellissimo è favoloso. Il significato di contorno è uno spettacolo in più. Il ringraziamento di cuore va a loro. Anche se poteva finire in altro modo...". Eh già, perchè non è tutto filato liscio. Una nota stonata in una serata magica per i Sandri c'è eccome: "Attendavamo il momento di andare verso la curva per abbracciare i nostri amici. Avevamo in programma con la Roma il minutaggio preciso per esser lì sotto la curva. Purtroppo per motivi di ordine pubblico non ci è stato consentito".  Il tributo di tutto l'Olimpico con un lungo applauso, la miglior risposta: "Eppure c'era chi pensava ci sarebbero potute essere discordanze ed è stata una bellissima condivisione generale. Gabrile unisce, tutta Italia e anche oltre".