ESCLUSIVA - Casazza: "La Lazio ha grandi potenzialità, Anderson è devastante. Inzaghi? Non lo avrei mai detto..."

24.09.2017 10:00 di  Alessandro Menghi  Twitter:    vedi letture
Fonte: Alessandro Menghi - Lalaziosiamonoi.it
ESCLUSIVA - Casazza: "La Lazio ha grandi potenzialità, Anderson è devastante. Inzaghi? Non lo avrei mai detto..."

La sconfitta con il Napoli brucia perché senza la sfortuna sarebbe stato diverso. Il campionato dà alla Lazio la possibilità di rifarsi subito, dimenticando i quattro gol presi dagli azzurri. La sfida contro l'Hellas a Verona sarà importante per riprendere da dove si era interrotto. Per parlare della partita, la redazione de Lalaziosiamonoi.it ha contattato in esclusiva il doppio ex Fabrizio Casazza, portiere prima degli scaligeri e poi anche dei biancocelesti tra il 2003 e il 2005.

Partiamo dall’analisi di un singolo, Strakosha: lei è stato portiere e domenica la Lazio affronterà il Verona praticamente senza la difesa titolare. É in questi casi che deve uscire fuori il vero carisma di un portiere, quando cioè è costretto ad infondere sicurezza a un reparto che ora ne ha davvero poca?

“Fino alla sconfitta col Napoli la squadra aveva fatto bene, poi il ruolo del portiere deve dare fiducia indipendentemente dal fatto che sia l’uomo più rappresentativo della linea difensiva. Ci sono portieri giovani che danno sicurezza anche se non sono i più carismatici. Chiaro che se la linea ha defezioni, il portiere può essere chiamato più in causa e può mettersi più in evidenza. Fino ad ora comunque Strakosha non ha fatto male, può capitare di prendere gol come quello di Mertens, quelli sono colpi del giocatore singolo”.

Lei è stato alla Lazio tra il 2003 e il 2005 e in quegli anni c’era anche Simone Inzaghi, che adesso si sta dimostrando anche un bravissimo e competente allenatore. Se lo sarebbe mai immaginato?

“Lì per lì non credevo che sarebbe diventato un tecnico così bravo, ma devo dire che mi sono presto convinto. Già in Primavera ha fatto molto bene, anche con la prima squadra ha dimostrato di starci meritatamente e con delle buone idee. Simone è stato un ottimo giocatore e poi nel tempo ha dimostrato di sapersi trasformare in un mister a tutti gli effetti, gli va dato merito. In questi anni ha avuto dei maestri dai quali ha appreso sia le cose positive che negative. Sta dimostrando di meritare la fiducia datagli dalla società ed è sicuramente una sorpresa molto positiva del calcio italiano”.

Domenica i biancocelesti dovranno tornare a fare punti. Ci può essere il rischio di sottovalutare il Verona, che in questo momento è in seria difficoltà, oppure proprio la situazione di emergenza che sta vivendo la Lazio alzerà ancor di più l’asticella della concentrazione?

“In Serie A tutte le partite sono difficili e puoi trovare avversari motivati per una ragione o per un’altra. Poi ci sono i valori in campo e in questo momento la Lazio ha messo in evidenza dei giocatori che stanno dimostrando di essere in uno stato di forma buono, penso ad Immobile per esempio. Contro il Vitesse è venuta fuori la forza della squadra perché gli olandesi sono una formazione che se l’affronti con poca esperienza rischi di perdere e invece i biancocelesti hanno vinto. Credo che la Lazio possa fare veramente molto bene dando fastidio alle grandi”.

Chi saranno gli uomini che potranno decidere la sfida di domenica?

“Immobile sarebbe troppo facile dirlo e nel Verona posso pensare a Pazzini, un giocatore con esperienza e potenzialità per far male. Se la Lazio riuscirà a gestire la partita, potrà portarla a casa come contro il Genoa. Inoltre l’Hellas, rinfrancato dal pareggio con la Sampdoria, è alla ricerca disperata di punti e del risultato e questo potrebbe andare a loro sfavore aprendo gli spazi per il contropiede dei capitolini”.

Con il rientro di Nani e Felipe Anderson Inzaghi dovrà cambiare qualcosa nel modulo attuale?

“Inzaghi ha le qualità per utilizzare al meglio questi giocatori. Felipe Anderson l’ho visto giocare a Roma contro la Sampdoria e ha asfaltato i blucerchiati, facendo una partita devastante. Se metterà in campo ancora prestazioni così, non può non essere considerato come uno dei più forti esterni in circolazione. Ha un passo che è incredibile, quando si mette in moto è veramente determinante. Nella Lazio c’è più di un giocatore così, la rosa ha un grande potenziale e anche se non può ambire per lo Scudetto, perché non è stata costruita per questo, può puntare a un piazzamento Champions o comunque a un posto europeo. Se poi indovina l’annata può far male a chiunque, ovvio che serve la disponibilità di tutti così che anche per l’allenatore diventi più facile”.

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