ESCLUSIVA - Bezziccheri: "Con la Reggina mi aspettavo un’altra stagione. Sogno Auronzo e un rientro alla Lazio"

Pubblicato il 14-06 alle 11.15
15.06.2018 07:10 di  Gabriele Candelori  Twitter:    vedi letture
Fonte: Gabriele Candelori - Lalaziosiamonoi.it
ESCLUSIVA - Bezziccheri: "Con la Reggina mi aspettavo un’altra stagione. Sogno Auronzo e un rientro alla Lazio"

Due anni di Primavera, la firma sul primo contratto con la Lazio e il prestito alla Reggina. Ecco in breve il percorso più recente di Daniel Bezziccheri, fantasista classe 1998 di proprietà dei biancocelesti. Dopo essersi legato alla Capitale fino al 2020, in questa stagione il duttile giocatore romano ha vissuto il debutto nel calcio dei grandi. Una prima esperienza che, nonostante un esordio particolarmente promettente (gol di tacco nel derby col Catanzaro), non gli ha regalato le soddisfazioni sperate. Colpa soprattutto del poco spazio avuto in Calabria: dieci presenze in campionato per un totale di soli 254 minuti giocati. Numeri precipitati ulteriormente nella seconda parte di stagione con Bezziccheri in campo solo 300 secondi da dicembre a maggio. “Sicuramente mi aspettavo un’annata diversa, ma negativa o positiva che sia la prendo come esperienza. Era la mia prima tra i professionisti e mi servirà in vista del prossimo anno”, racconta in esclusiva ai microfoni de Lalalaziosiamonoi.it.

IL PERCORSO IN CALABRIA - “Dopo quell’inizio di stagione speravo in qualcosa di più positivo, poi ci si è messo di mezzo anche un infortunio ed è andata così. La seconda parte di stagione? Non è successo qualcosa in particolare. La squadra ha cambiato parecchi giocatori a gennaio perché non stava andando bene e ci dovevamo salvare. Potrebbe aver influito, ma io in primis non so darmi una spiegazione di queste poche presenze. Il rapporto con il mister era anche iniziato bene, poi giocando sempre meno si è un po’ allentato. Ma non ci sono mai stati scontri. La differenza più grande con le giovanili l’ho riscontrata nei ritmi: soprattutto nel girone C fanno la differenza rispetto ai valori tecnici. Questo è un aspetto che ho sofferto”.

IL SOGNO LAZIO - “In questi mesi non ho sentito moltissimo né la società né mister Inzaghi. Sono in attesa, a breve ci sarà un incontro per definire i piani futuri e vedremo cosa mi dirà il club. La mia volontà sarebbe quella di rientrare in prima squadra con la Lazio, spero possa accadere a breve. È difficile e il posto me le devo guadagnare, ma è il mio desiderio. Mi piacerebbe anche partire in ritiro ad Auronzo. Un altro prestito? Una nuova esperienza mi servirebbe certamente per poter crescere ancora di più”.

IL FALLIMENTO DELLA PRIMAVERA - “Sinceramente da fuori questa retrocessione non l’ho capita più di tanto. La squadra non sembrava malissimo e aveva fatto anche risultati importanti come i successi in trasferta con Juventus e Inter. Non so bene cosa possa essere successo, forse dei meccanismi all’interno possono non aver funzionato bene. Nei miei due anni di Primavera abbiamo avuto sempre una squadra molto unita sia con Bonatti che mister Inzaghi. Quest’anno lo spirito di gruppo è senza dubbio mancato. Stando a Reggio Calabria non ho avuto però modo di parlarne di persona con qualche ex compagno. Ho visto soltanto qualche partita, ma non li ho incrociati”.

LA CHAMPIONS SFUMATA E MURGIA - “Per quanto fatto vedere durante l’anno la Lazio meritava assolutamente la Champions, Inzaghi e la squadra hanno fatto un grandissimo lavoro”. Tra i protagonisti dell’annata biancoceleste c’è stato anche Alessandro Murgia: “Con lui ho giocato il primo anno di Primavera, per me è stato un punto di riferimento. L’ho preso come esempio per crescere. Ale è un giocatore forte e con Inzaghi può dare il meglio di sé, lo ha dimostrato già in più occasioni. Sono molto contento per lui di quanto sta facendo, ora spero possa continuare così”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA - La riproduzione, anche parziale, dell’articolo è vietata. I trasgressori saranno perseguibili a norma di legge