Rammarico Ventura: "Due punti persi, ma all'Europa crediamo ancora. Io alla Lazio? Ne riparliamo tra due anni"

Pubblicato il 19/04 alle 18.04
20.04.2014 07:35 di  Matteo Botti  Twitter:    vedi letture
Fonte: Matteo Botti/Saverio Cucina - Lalaziosiamonoi.it
Rammarico Ventura: "Due punti persi, ma all'Europa crediamo ancora. Io alla Lazio? Ne riparliamo tra due anni"

Ha accarezzato giusto per 5’ l’idea di sbancare l’Olimpico. Si è accomodato virtualmente su un piccolo trono chiamato sesto posto, seppur scomodamente in coabitazione con Milan e Parma. La zampata di Candreva ha svegliato la truppa piemontese, che torna a casa dalla Capitale con un punto in tasca. Ventura non nasconde un certo disappunto ai microfoni di RaiSport, a match terminato: “Chi di 94esimo ferisce, di 94esimo perisce. Oggi non c'era nessuna possibilità che la Lazio potesse segnare nel finale perché eravamo in pieno controllo della gara. Però nel recupero non abbiamo più giocato e abbiamo pensato solo a sparacchiare via la palla. L'ansia ci ha giocato un brutto scherzo ed abbiamo lasciato per strada due punti importanti per la classifica. C'è davvero del rammarico perché avevamo fatto una buona prestazione e meritato la vittoria. È anche questa una tappa di un percorso di crescita e ci servirà in futuro per evitare certi errori. Europa League? Ci crediamo come tutti, anche se sappiamo che non è facile".

In conferenza stampa il tecnico granata ha ribadito tutto il suo disappunto per una vittoria sfumata a un secondo dalla fine del match: "Mi facevano notare che anche contro la Roma abbiamo preso il gol all'ultimo secondo, evidentemente l'Olimpico è un campo un po’ così per noi... - la premessa di Ventura, prima dell'analisi dell'incontro -. Oggi eravamo in emergenza ma stavamo vincendo, rimanendo padroni del campo. Quando non pensiamo a giocare però perdiamo continuità, se lo avessimo fatto rimanendo concentrati fino all'ultimo la Lazio non avrebbe avuto nessuna possibilità. Padelli? Fa parte della squadra, anche lui avrebbe dovuto giocare la palla visto che eravamo padroni del campo. Due anni fa eravamo in Serie B, oggi abbiamo il rammarico di non essere sesti. Abbiamo fatto un grande annata e abbiamo la consapevolezza che stiamo buttando le basi per costruire un grande Torino". Proprio da questa stagione, secondo Ventura, il Toro deve gettare le basi per un roseo futuro: "I giocatori devono credere di più in loro stessi, devono volere' e non 'sperare'. Non importa dove arriveremo quest’anno, l'importante è pensare al futuro in modo che ogni anno il Torino possa giocarsi un posto per l’Europa, come impone la sua storia. Certo, 51 punti a 4 domeniche dalla fine avrebbero significato molto e sarebbe stata una classifica straordinaria, ma pazienza". "Io perfetto per la Lazio? Mi piace quel perfetto... (ride, ndr). Io vado dove c’è bisogno di ricostruire, comunque si scherza. Mi fa piacere, ma ne riparleremo nei prossimi due o tre anni". Chiosa finale su Meggiorini: "Ha fatto quello che doveva fare, dando spessore all’azione, poi è uscito perchè non gioca da tanto una partita intera. Le polemiche con Mauri? Io vedo lo sport in maniera diversa, sono ancora legato ai gesti tecnici e non a Twitter che non voglio neanche commentare”.